Fisico statunitense (n. Visalia, California, 1950). Nel 1998 ha ricevuto il premio Nobel per la fisica, insieme a H.L. Störmer e D.C. Tsui, per la scoperta dell'effetto Hall quantistico frazionario. Il fenomeno scoperto da L. si verifica a bassa temperatura in alcuni materiali (per es. arseniuro di gallio) sottoposti a un intenso campo magnetico e consiste nella variazione non continua della resistenza del materiale.
Conseguito il PhD in fisica presso il Massachusetts institute of technology nel 1979, ha lavorato presso i Bell Laboratories, in New Jersey (1979-81), e quindi al Lawrence Livermore national laboratory, in California (1981-82). Professore di fisica (1989-2004) alla Stanford University. Nel 1998 gli è stato assegnato il premio Nobel per la fisica, insieme a H. L. Störmer e D. C. Tsui, per la scoperta dell'effetto Hall quantistico frazionario. Il contributo di L. si riconnette alla scoperta di K. von Klitzing (1980) dell'effetto Hall quantistico intero nei semiconduttori. Qualche anno dopo la scoperta dell'effetto Hall quantistico, Störmer e Tsui, entrambi ricercatori presso i Bell Laboratories, utilizzando un campione a base di arseniuro di gallio a struttura bidimensionale e valori del campo magnetico ancora più elevati, scoprirono nell'andamento della resistività gradini con ampiezza data da h/(ne2), con n frazionario. Spetta a L. il merito di avere fornito una interpretazione teorica dell'effetto Hall quantistico frazionario. Secondo L. il gas di elettroni in moto bidimensionale subisce una condensazione dando luogo a un nuovo tipo di fluido quantistico nel quale, quando si aggiungono elettroni, si formano quasiparticelle che, a causa della dinamica collettiva, mostrano carica frazionaria rispetto alla carica elettronica. Le quasiparticelle, inoltre, si comportano come bosoni (con spin zero o 1), mentre gli elettroni sono fermioni.
Tra le pubblicazioni si ricorda A different universe: reinventing physics from the bottom down (2005).