TAFT, Robert Alphonso
Uomo politico nordamericano, nato l'8 settembre 1889 a Cincinnati, morto il 31 luglio 1953 a New York. Figlio del presidente William Howard, avvocato, per gli anni 1921-26 fu deputato al parlamento dello stato dell'Ohio. Eletto senatore in rappresentanza dell'Ohio nel 1938, venne poi rieletto nel 1944 e nel 1950. Leader dell'ala più conservatrice del Partito repubblicano, fu strenuo oppositore del presidente Truman, sia in politica estera sia in politica sindacale. Per iniziativa sua e del deputato Fred Artley fu infatti votato dal Congresso l'Act (Taft-Hartley Act) divenuto esecutivo (contro il veto del presidente Truman) il 23 giugno 1947 concernente l'attività dei sindacati: l'Act limita il diritto di sciopero, lo vieta ai dipendenti di pubbliche amministrazioni, diminuisce i poteri dei sindacalisti, protegge i lavoratori non iscritti ai sindacati, tende a eliminare dalle cariche sindacali i comunisti e attribuisce al presidente degli S. U. A. il potere di sospendere per 80 giorni uno sciopero quando si ravvisi in questo un pericolo per la sicurezza del paese. In politica estera T. fu contrario alla NATO e all'impiego di forze terrestri statunitensi in Europa e in Asia e appunto con un programma quasi isolazionista contese a Eisenhower la candidatura repubblicana per le elezioni presidenziali del 1952, soccombendo solo dopo una dura lotta.