zanj, rivolta degli
Si indica così la principale delle tre rivolte di schiavi neri africani (in ar. al-zanj) in Iraq e in Khuzestan, esplosa fra l’869 e l’883, provocando danni immensi e decine di migliaia di morti. Gli z., impiegati come braccianti nella Bassa Mesopotamia, furono sollevati da un agitatore politico, ‛Ali ibn Muhammad e, per i primi dieci anni, riuscirono a tenere i principali centri della regione, costituendo un vero e proprio Stato, debolmente contrastato dal califfato di Baghdad. Dall’879, il califfo al-Muwaffaq con il figlio, futuro al-Mu‛tadid, mossero personalmente all’attacco dei ribelli, ponendo sotto assedio la cittadella dove era rifugiato ‛Ali ibn Muhammad, che fu ucciso, mentre i principali capi della rivolta, condotti a Baghdad, furono giustiziati.