Phoenix, River (propr. River Jude)
Attore cinematografico statunitense, nato a Madrus (Oregon) il 23 agosto 1970 e morto a Los Angeles il 31 ottobre 1993. Giovane attore dal talento straordinario e dalla incredibile maturità espressiva, P. riuscì ad aderire profondamente ai suoi personaggi, sovrapponendo a una naturalezza interpretativa la carica travolgente della sua interiorità. Ribelle nello sguardo e nella gestualità come un nuovo James Dean, è a lui accomunato dalla tragicità della prematura scomparsa. Nominato agli Oscar e ai Golden Globe per Running on empty (1988; Vivere in fuga) di Sidney Lumet, vinse la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia con la sua interpretazione in My own private Idaho (1991; Belli e dannati) di Gus Van Sant.
Figlio di una coppia di hippies, P. trascorse i primi anni di vita viaggiando tra il Messico e il Venezuela, insieme alla setta religiosa di cui i genitori facevano parte (Children of God). Tornato nel 1977 negli Stati Uniti, iniziò a recitare ancora bambino in alcuni spot pubblicitari. Passato nel 1984 alla televisione, esordì l'anno successivo nel cinema con Explorers di Joe Dante, avventura fantascientifica che mise subito in evidenza le sue doti. Nel 1986 confermò il suo talento tratteggiando le avventure di due adolescenti in crescita in Stand by me (Stand by me ‒ Ricordo di un'estate) di Rob Reiner e in The Mosquito Coast (Mosquito Coast) di Peter Weir. Si misurò poi con Sidney Poitier nel poliziesco Little Nikita (1988; Nikita ‒ Spie senza volto) di Richard Benjamin, prima di ottenere un grande successo con Running on empty, film in cui seppe dar vita a un giovane travagliato, scisso tra il desiderio di crescere e il timore di vedere i genitori latitanti catturati. Steven Spielberg decise quindi di affidargli la 'giovinezza' del suo eroe Indy in Indiana Jones and the last crusade (1989; Indiana Jones e l'ultima crociata). Dopo la commedia di Lawrence Kasdan I love you to death (1990; Ti amerò… fino ad amazzarti), P. partecipò al film più importante della sua breve carriera, My own private Idaho, dove offrì un saggio esemplare della sua maturità espressiva con il personaggio 'shakespeariano' di Mike Waters, 'ragazzo di vita' narcolettico, tormentato dalla ricerca di sé stesso e della madre scomparsa. Ormai lanciato, interpretò il thriller dal cast stellare Sneakers (1992; I signori della truffa) di Phil Alden Robinson, per poi lavorare con Peter Bogdanovich nel sentimentale The thing called love (1993; Quella cosa chiamata amore). Poco tempo dopo fu stroncato da una overdose su un marciapiede di Los Angeles. Il fratello Joaquin (n. 1974) anch'egli attore, nel 2000 ha ottenuto una nomination all'Oscar come migliore attore non protagonista per Gladiator (2000; Il gladiatore) di Ridley Scott.
B.J. Robb, River Phoenix: a short life, London 1994.