Fisico (Samitz, Haynau, 1776 - Monaco di Baviera 1810). Dopo studî di farmacia insegnò a Jena, Gotha e Weimar. Nel 1798, poco dopo la conclusione degli studî universitarî, pubblicò la Prova che un costante galvanismo accompagna il processo vitale nel regno animale. Il saggio, oltre che per le scoperte nel campo del galvanismo (per es., l'anticipazione della possibilità di costruire una batteria galvanica di sole sostanze inorganiche, poi dimostrata da Volta con la costruzione della pila, e la segnalazione dell'attività chimica legata al galvanismo), è notevole per la visione filosofica del cosmo come un sistema di catene galvaniche in cui la distinzione tra organico e inorganico è superata in un universale processo vitale; l'identità del sistema chimico e di quello elettrico dei corpi è un importante corollario di questa visione. Le sue ricerche sul galvanismo sono in parte esposte nei Contributi alla più approssimata conoscenza del galvanismo e dei risultati della sua indagine (1800-05). Scoperte e anticipazioni importanti, come quella delle batterie secondarie (accumulatori) o della pila a secco, accompagnano tesi che resero R. sospetto per lungo tempo ai fisici. R. tentò anche con l'amico H. C. Oersted, di dimostrare l'influenza dell'elettricità sul magnetismo. Scoprì nel 1802 la radiazione ultravioletta. Chiamato all'Accademia delle scienze bavarese nel 1804, si trasferì a Monaco ove operò fino alla morte.