RITORNELLO
. A questo termine musicale corrispondono diverse accezioni, non tutte distanti però l'una dall'altra: 1. Strofa ricorrente invariata, o quasi, tra le altre che si susseguono, sempre diverse o meno, nel corso d'una composizione. Tale è il caso per es., della strofa madre del rondò strumentale.
2. Strofa strumentale ricorrente quale breve interludio tra le strofe vocali d'una canzone, sia poi questa canzone autonoma o appartenente a più vasto componimento, p. es. a un'opera teatrale. In questi due casi il ritornello corrisponde al francese refrain.
3. Breve pezzo strumentale ricorrente senza un ordine costante, ma piuttosto a seconda dell'opportunità drammatica, nella compagine d'un'opera teatrale. Spesso il pezzo destinato a tale ritorno è esposto a modo di preludio prima dell'apertura dell'opera. Esempî della 2ª e della 3ª accezione si trovano spesso tra i primi operisti: i Fiorentini, C. Monteverdi, ecc.
4. Segno (∥: − :∥) che - posto nel pentagramma - impone la ripetizione fedele della musica inserita tra l'uno e l'altro dei suoi elementi. Se ne può usare, del resto, soltanto il secondo elemento (: ∣) essendo chiara la sua funzione come rivolta alla musica precedente e non alla successiva. Nel frequente caso di modificazioni da apportare - a scopo di raccordo - alle cadenze armoniche o ad altro elemento delle battute precedenti il segno di ritornello, si usa l'indicazione: 1ª volta, 2ª volta, soprascritta al rigo nel modo seguente:
Le due battute precedenti il segno vanno sostituite - a ripetizione eseguita - con le due che al segno tengono dietro. In questa 4ª accezione il ritornello compare nelle forme più diverse della composizione dal semplice minuetto alla sonata.