ritardo mentale
Quando diminuiscono le prestazioni mentali
Nelle persone con ritardo mentale le normali capacità intellettuali sono rallentate o assenti. Il ritardo mentale può avere cause biologiche – come malattie genetiche, infezioni e intossicazioni – oppure ambientali – come lo svantaggio di crescere in situazioni sociali difficili. I bambini con ritardo mentale possono trarre vantaggio da trattamenti specialistici
Comunicare con gli altri, avere cura della propria persona, vivere in famiglia, giocare con gli amici e imparare a scuola sono attività possibili grazie alle funzioni del sistema nervoso. Se lo sviluppo di queste funzioni subisce un’interruzione o un rallentamento significativo si ha un ritardo mentale. I bambini e gli adulti con ritardo mentale possono presentare ampie differenze in tutte queste competenze, che vanno da gravi compromissioni di una particolare area (per esempio, il linguaggio), ad abilità per certi aspetti addirittura superiori alla norma. Inoltre, tali soggetti hanno difficoltà a utilizzare globalmente e contemporaneamente le abilità che possiedono, a qualunque livello esse siano. È come avere a disposizione tutti gli ingredienti per fare una torta e non sapere come mescolarli insieme, inoltre tali ingredienti non sempre sono presenti nelle quantità giuste.
Il ritardo mentale può essere lieve, medio, grave e profondo (o gravissimo). Queste definizioni dipendono dai risultati che il bambino o l’adulto ottiene in alcuni test di intelligenza, fra i quali il più famoso e usato è la scala di intelligenza Wechsler. Le differenze dei risultati riflettono il grado più o meno grave di arresto dello sviluppo.
Il ritardo mentale può essere dovuto a cause biologiche o ambientali. Le cause biologiche posso essere genetiche, come la sindrome di Down e tante altre. Tra le cause biologiche non genetiche ci sono alcune infezioni contratte in gravidanza (come la rosolia) o dopo la nascita (come l’encefalite e la meningite). Inoltre, il ritardo mentale può derivare da problemi a carico dei vasi sanguigni del cervello o da avvelenamenti, specialmente se avvenuti nelle fasi critiche dello sviluppo.
Tra le cause ambientali di ritardo mentale si attribuisce notevole importanza a quello che viene chiamato lo svantaggio socioculturale. Con questo termine ci si riferisce a una estrema limitatezza degli stimoli che il bambino riceve dall’ambiente in cui vive. Questa può a sua volta essere dovuta a ristrettezze economiche della famiglia, inadeguatezza degli ambienti, povertà culturale e atteggiamento scarsamente interattivo degli adulti che circondano il bambino. Il caso estremo, per fortuna rarissimo, è dato dalla segregazione fisica del bambino (in una stanza, in una grotta). I dati del 2001 sul ritardo mentale dell’Organizzazione mondiale della sanità riportano una diffusione tra lo 0,5 e il 2,5% nella popolazione generale per i paesi industrializzati e del 4,6% per i paesi in via di sviluppo. Se si considera la popolazione scolastica la percentuale sale fino al 3%. L’incidenza globale del ritardo mentale nella popolazione è del 3% con una prevalenza maschile del 55%.
Due sono gli obiettivi principali degli operatori sanitari, scolastici, sociali e delle famiglie che hanno persone con ritardo mentale. Il primo è il raggiungimento del massimo livello di autonomia possibile (come andare in bagno da soli, esprimersi più o meno correttamente, saper prendere un autobus o saper utilizzare i soldi per fare la spesa). Il secondo è l’inserimento in ambienti adatti al potenziamento delle abilità esistenti e al mantenimento di quelle acquisite (scuola con insegnante di sostegno, centri diurni, laboratori di attività manuali). Inoltre, sebbene inserite in un contesto di normali realtà familiari, scolastiche e sociali, le persone con ritardo mentale hanno bisogno comunque di trattamenti specialistici, che possono essere di natura psicologica o riabilitativa: riabilitazione neurocognitiva (rieducare la mente ad apprendere), fisioterapica o, nel caso del linguaggio, logopedica; a volte è necessario utilizzare farmaci.
Il trattamento dei soggetti con ritardo mentale coinvolge un grande numero di figure professionali e sono assolutamente necessari, per il buon funzionamento dell’intervento, un coordinamento efficace e una collaborazione minuziosa tra operatori e famiglia.