Tushingham, Rita
Attrice cinematografica inglese, nata a Liverpool il 14 marzo 1942. Interprete dal temperamento brillante e intelligente e dalla particolare fisionomia, con grandi occhi chiari che dominano un viso irregolare, è stata una delle icone della gioventù britannica nei film del Free Cinema. Il ruolo di Jo nel suo film di esordio A taste of honey (1961; Sapore di miele) di Tony Richardson le valse il premio come migliore attrice al Festival di Cannes nel 1962. Dopo le ottime prove degli anni Sessanta, ha proseguito in una carriera difficile avara, di ruoli adatti al suo talento e al suo inconsueto temperamento.
Dopo aver frequentato una scuola religiosa a Liverpool, debuttò sul palcoscenico nel 1960. Nel film A taste of honey, titolo cardine del Free Cinema, la T. rappresenta un simbolo di innocenza e solitudine interpretando una ragazza della periferia di Manchester, vittima di una madre volgare, che, rimasta incinta di un marinaio di colore, stringe una tenera amicizia con un omosessuale. In Girl with green eyes (1963; La ragazza dagli occhi verdi) di Desmond Davis è Kate Brady, una giovane di Dublino che s'innamora di un maturo scrittore sposato e fugge a Londra sperando di essere seguita da lui. Con Davis realizzò anche Smashing time (1967; Ci divertiamo da matti), film sulla swinging London dal ritmo e dalle trovate farsesche. Nel frattempo aveva recitato nel ruolo di una stralunata provinciale a Londra in The knack… and how to get it (1965; Non tutti ce l'hanno) di Richard Lester, che descrive con freschezza e candore la spregiudicata vita giovanile nell'Inghilterra degli anni Sessanta, e aveva avuto una parte minore nel Doctor Zhivago (1965; Il dottor Zivago) di David Lean. Durante gli anni Settanta ha frequentato soprattutto il film di genere e ha lavorato in Italia realizzando, tra gli altri, Il ragazzo di borgata (1976) di Giulio Paradisi e Gran bollito (1977) di Mauro Bolognini, per poi continuare negli anni successivi in ruoli di scarso rilievo.