RISPARMIO (XXIX, p. 453; App. II, n, p. 721)
La ricerca teorica sul r., seguendo lo schema e la terminologia keynesiani, si è rivolta in questi ultimi anni all'affinamento conoscitivo della sua formazione. L'apporto di numerose ricerche statistiche ha consentito, fra l'altro, d'indagare sul rapporto esistente fra ammontare del reddito e quota di r., accertando la validità della formulazione generale di una maggior quota di r. per i redditi più elevati. Naturalmente, oltre al livello relativo del reddito, influiscono sulla quota di r. e sul volume complessivo di esso numerosi fattori, fra i quali le abitudini di spesa e di r. anche nei diversi settori di attività economica, la maggiore o minore diffusione dei sistemi previdenziali ed assistenziali, la struttura dei diversi sistemi tributarî, ecc. L'evoluzione moderna dell'economia ha portato a modificare l'importanza relativa dei moventi al r. individuale, attenuando quelli connessi allo spirito di previdenza, in quanto alle esigerize essenziali soddisfano in maggior misura sistemi sociali, ed accentuando quelli di formazione di patrimonî personali. D'altro lato, le vicende monetarie e le esperienze del periodo precedente e successivo alla seconda guerra mondiale hanno creato una "psicologia inflazionistica" che riduce lo stimolo al r.; solo nei più recenti anni una più generalizzata stabilizzazione monetaria ha riportato l'individuo a un diverso atteggiamento riguardo alla destinazione del suo reddito.
Un'altra direttrice di ricerche sul r., risalendo alla predominante e moderna concezione dello sviluppo economico, ha contribuito a precisare la funzione del r. - al di là delle situazioni congiunturali - nei processi di sviluppo delle economie arretrate, giungendo a configurare un legame logico diretto: basso reddito-scarso r.-scarsi investimenti-basso reddito. Si è andata così sottolineando l'importanza dell'apporto di capitale (anche estero) per uscire dal circolo chiuso.
Le ricerche economiche hanno consentito di precisare, oltre al rapporto fra volume complessivo del r. e reddito di un paese, la sua composizione; si è potuto rilevare, fra l'altro, quale importanza abbia assunto nell'economia moderna l'autofinanziamento d'impresa e la formazione di r. collettivo, sia d'impresa sia sociale, rispetto alla formazione del risparmio individuale. Per quanto riguarda quest'ultimo, oltre a individuarne gli elementi che influiscono sulla preferenza alla liquidità e in particolare l'influenza del tasso d'interesse, si è andata approfondendo la ricerca, anche statistica, delle varie destinazioni del r., riconoscendo una certa influenza sulla stessa formazione di r. delle maggiori possibilità di scelta ora offerte anche ai percettori di redditi minori. In questo campo si è assistito a importanti evoluzioni della mentalità del risparmiatore. Per effetto della psicologia inflazionistica si è manifestato un fenomeno di scarsa destinazione del r. verso impieghi a reddito fisso, quali sono i depositi bancarî e postali e la sottoscrizione di titoli di stato e obbligazioni; la ripresa di aflusso di r. verso queste forme d'impiego, negli ultimi anni, è una riprova dell'importanza che ha la stabilità monetaria sulla formazione e sulla destinazione del risparmio. Recentemente è andato diffondendosi, anche in paesi che in passato non manifestavano tale tendenza, l'impiego di r. nell'acquisto di titoli azionarî anche attraverso appositi enti di investimento, a carattere flduciario, e la diffusione di forme di azionariato d'impresa e di azionariato popolare. Altra forma, connessa a speciali conti di deposito bancario, tentata anche in Italia, è quella del r.-abitazione e, più di recente, quella del r.-assicurazione sulla vita.
L'essenzialità di un ampio volume di r. e del suo economico investimento, valida per i paesi sottosviluppati e per i paesi ad economia matura, ha costituito la base della politica seguita negli. anni del dopoguerra. Superata la fase bellica e postbellica, il mondo occidentale ha, in genere, abbandonato i sistemi di r. forzato, che erano stati precedentemente adottati attraverso la compressione dei consumi, e ha affidato il processo di formazione del r. alla libera scelta di distribuzione del reddito. Ampia è comunque l'acquisizione di r. da parte delle attività pubbliche, attraverso la manovra tributaria e, ancor più, attraverso la manovra del debito pubblico, sia nella forma di diretto collocamento sul mercato sia tramite il sistema creditizio. Non è da trascurare l'importanza che ha avuto, in varî paesi, l'introduzione o il ripristino delle riserve obbligatorie per le banche in relazione al volume di raccolta dei depositi, quale base di finanziamento indiretto dello stato oltre che di garanzia e tutela delle riserve di liquidità delle banche stesse. La quota di r. rivolta ad investimento pubblico è andata via via aumentando in relazione all'evolversi dell'attività pubblica nell'economia moderna.
Anche nei paesi ad economia accentrata, di tipo comunista, la politica del r., attuandosi essenzialmente attraverso forme di r. obbligato e preordinato, ha subìto qualche modificazione in seguito al processo di decentramento produttivo e, più di recente, in relazione alla politica di maggiori disponibilità lasciate agli individui.
Bibl.: Numerosi sono i riferimenti alle più recenti teorie e ai problemi attuali del r. in trattati di economia e in articoli su riviste tecniche ed economiche generali, mentre dati e commenti sulla formazione del r. e sulla politica del r. si trovano in documenti ufficiali (relazioni economiche, relazioni delle banche centrali, ecc.) dei varî paesi. In particolare meritano attenzione: gli studî pubblicati nel Bullettin of Oxford University Institute of Statistics e i commenti ivi di L.R. Klein e N. Liviatan (1957); National Bureau of Economic Research, Capital formation and economic growth, Washington 1954; M. Friedman, A Theory of the consumption function, Princeton University Press 1957; H.W. Watts, Longrun income expectations and consumer saving, Yale University Press 1958. Per l'Italia numerose pubblicazioni e articoli in riviste specializzate (Bancaria, Rivista Bancaria, Moneta e Credito, Il Risparmio) trattano dei problemi attuali del r. Si veda fra l'altro G. Dell'Amore, La formazione del risparmio nelle attuali condizioni della vita sociale (Milano 1954).