risoluzione
Separazione minima tra due punti molto prossimi tra loro per la quale essi possano essere presi come risultati di misure individuali e distinte. Tale separazione può riferirsi a vari parametri fisici (temporali, spaziali, spettrali, energetici) e fornisce la capacità del sistema di operare con il massimo dettaglio possibile ai fini per i quali esso è stato costituito. Per uno strumento ottico (per es. un microscopio o un telescopio) essa rappresenta la più piccola distanza lineare o angolare tra due dettagli dell’oggetto osservato per la quale essi danno ancora luogo a due immagini (visive o fotografiche) distinte. La risoluzione si misura in termini di limite risolutivo o potere risolutivo. Il limite risolutivo rappresenta la distanza minima (lineare o angolare) tra due oggetti puntiformi per la quale essi possano essere chiaramente distinti. Nel caso di un sistema ottico esso dipende dal fenomeno della diffrazione, la quale è responsabile del fatto che l’oggetto non è visto come un punto ma come una distribuzione spaziale di intensità luminosa, con un disco centrale più luminoso e una serie di anelli concentrici sfumati. Il limite risolutivo di un telescopio dipende dal rapporto fra lunghezza d’onda d’osservazione e diametro dell’obiettivo. L’inverso del limite risolutivo è detto potere risolutivo e rappresenta una misura della distanza minima tra due valori o due oggetti osservati con una risoluzione ritenuta accettabile da parte di un dato strumento di misura. Si distinguono varie tipologie di potere risolutivo a seconda del fenomeno fisico considerato: potere risolutivo ottico, potere risolutivo spettrale, potere risolutivo fotografico, potere risolutivo dell’occhio umano. Il potere risolutivo ottico in particolare è la capacità del sistema di riprodurre nell’immagine osservata la struttura fine dell’oggetto. Anche considerando strumenti privi di aberrazioni, il potere risolutivo risulta comunque limitato dal processo fisico che porta alla formazione dell’immagine e che può dipendere dal tipo di illuminazione, dalle caratteristiche di intensità e fase dell’oggetto, dalla tipologia del rivelatore.