risolubile
risolùbile [agg. Der. del lat. resolubilis "che si può risolvere", dal part. pass. resolutus del lat. resolvere "sciogliere di nuovo"] [ALG] Equazione algebrica r. per radicali, o r. algebricamente: quella le cui radici possono essere ottenute con un numero finito di operazioni razionali e di estrazioni di radice eseguite sui coefficienti. ◆ [ALG] Gruppo r.: v. gruppo: III 128 f. ◆ [MCS] Modelli risolubili: modelli di meccanica statistica per i quali è possibile calcolare analiticamente la funzione di partizione, e dunque tutta la termodinamica. È tale, per es., il modello di Ising in una e due dimensioni (v. modelli risolubili in meccanica statistica). ◆ [ALG] [FAF] Problema non r., o indecidibile: nella logica matematica, problema logico che in linea di principio non ammette una soluzione generale: è tale, per es., il problema di trovare un procedimento per riconoscere se un enunciato qualunque è o no un teorema. ◆ [ALG] Problema r. con riga e compasso: quello, in genere elementare, che può essere risolto mediante costruzioni geometriche eseguite con i detti strumenti. È da ricordare che i geometri greci consideravano r. un problema soltanto quando alla sua soluzione si poteva pervenire usando esclusivam. la riga e il compasso; essi giudicavano perciò insolubili alcuni problemi, come la quadratura del cerchio e la duplicazione del cubo, perché la loro risoluzione richiedeva l'uso di linee diverse dalla retta e dal cerchio. L'analisi compiuta nel 19° sec. ha dimostrato che sono r. con la riga e il compasso quei problemi di geometria piana che si traducono in equazioni, o sistemi d'equazioni, di 1° e 2° grado nelle coordinate (cartesiane ortogonali) dei punti incogniti.