risk management
<... mä'niǧmënt> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Processo di gestione del rischio finalizzato a identificare, monitorare e quindi gestire l’eventualità di un evento che potenzialmente determina effetti negativi su un determinato sistema (azienda, stabilimento, territorio, impianto, mercato finanziario, Stato o altro) e ad assicurare il mantenimento delle condizioni che consentono di preservare il sistema e di raggiungere i suoi obiettivi. Nel porre in atto il processo di gestione del rischio è fondamentale definire i confini e analizzare il contesto per il quale si richiede di identificare l’eventualità degli accadimenti che possono alterarne le caratteristiche. Pur nell’impossibilità di elencare tutti i possibili contesti, tra quelli che hanno assunto maggiore rilevanza dal punto vista delle norme e delle tecniche di gestione per il rischio si possono citare il settore ambientale, finanziario, industriale, informatico, sanitario e geopolitico. In ognuno di questi contesti è possibile specificare alcune caratterizzazioni sorte per l’importanza e per la specificità delle applicazioni: per l’ambiente, i rischi sismici, eolici, idrogeologici, geologici; per l’industria, quelli elettrici, chimici, radioattivi, di incidenti, di esplosioni; per la salute, i rischi alimentari, sanitari; per la finanza, quelli di cambio, di insolvenza, di investimento, di credito; in altri ambiti, quelli di reato, di progetto, di trasporto e così via. Il processo di gestione del rischio comprende tipicamente diverse attività. Una prima attività è finalizzata a individuare i potenziali eventi che, manifestandosi, determinano gli accadimenti di rischio (risk identification). Durante il processo di identificazione è opportuno evidenziare i cosiddetti fattori di rischio, ovvero quelli che si ritengono i parametri e le variabili da tenere sotto osservazione mediante misure di controllo, al fine di comprendere, il più possibile in anticipo, il verificarsi o meno degli eventi che comportano un accadimento di rischio. L’attività di analisi di rischio in senso stretto (risk analysis, a volte risk evaluation o anche risk assessment) prende in considerazione gli accadimenti identificati precedentemente, valutando la probabilità dell’accadimento del rischio e determinandone gli effetti sulle persone, sulle cose e sull’ambiente. In generale, questa attività include una fase qualitativa seguita da una quantitativa: la prima prevede un’analisi del rischio e degli effetti a esso associati al fine di ordinare gli accadimenti di rischio secondo una scala di priorità che indica l’importanza con cui prenderli in considerazione, così da definire le azioni correttive di prevenzione e protezione; la seconda analizza più in dettaglio gli accadimenti di rischio e ne misura gli effetti sul sistema in esame, concentrandosi, di solito, sugli accadimenti prioritari che emergono dalla fase di analisi qualitativa. Infine il processo di risposta al rischio (risk response) prende in considerazione la pianificazione delle azioni di prevenzione e di protezione per contrastare gli accadimenti di rischio analizzati, oltre che la messa in opera di tali azioni, il monitoraggio e il controllo del sistema al fine di identificare il rischio residuo e collaterale da analizzare ed eventualmente gestire.