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Tiravanija, Rirkrit

Lessico del XXI Secolo (2013)
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Tiravanija, Rirkrit


Tiravanija, Rirkrit. − Artista thailandese (n. Buenos Aires 1961). Figlio di un diplomatico thailandese, ha vissuto in diversi paesi e ha compiuto studi all’Ontario college of art di Toronto, alla Banff center school of fine arts, all’Art institute di Chicago, seguendo infine l’Independent study program al Whitney museum of american art di New York; insegna alla Columbia University. Esponente tra i più rappresentativi di quella che N. Bourriaud ha definito estetica relazionale, con inoltre espliciti richiami alle correnti concettuali e d’avanguardia degli anni Sessanta e Settanta (per es. Fluxus), T. nella sua opera è alla continua ricerca di forme di condivisione, incontro e interazione con il pubblico, ricerca in cui anche la sua esperienza nomade è sempre presente. Spesso servendosi di oggetti effimeri – è noto soprattutto per l’uso che fa durante le sue performance del cucinare e consumare assieme il cibo –, T. considera ogni sua opera una sorta di laboratorio in cui i limiti tra spazio istituzionale e spazio privato si perdono e il centro d’interesse sono le relazioni umane e lo scambio culturale,  il pubblico è parte stessa dell’opera. Celebri le performance in cui ricrea nel dettaglio il suo appartamento aprendolo al pubblico di giorno e di notte (soprattutto Untitled - tomorrow is another day, 1996, Kölnischer-Kunstverein, Colonia), o in cui rivoluziona completamente gli spazi istituzionali che diventano essi stessi soggetto d’opera con anche quelli che ci lavorano (per es. Play Time, 1997, MoMA), o in cui propone cibi thailandesi e orientali o ibridi culinari (per es. pad thai, 1990, Paula Allen gallery, New York; untitled - Free/Still, 2007, David Zwirner gallery, Londra; Soup/No Soup, 2012, La Triennale, Palais de Tokyo, Parigi). Nel 2003 ha curato la sezione Utopia station alla Biennale di Venezia; nel 2005 ha vinto l’Hugo Boss prize del Guggenheim Museum.

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