MAGDALENA, Río (A. T., 149-150 e 153-154)
Grande fiume dell'America Meridionale, del versante del Mare Caribico lungo circa 1350 km., con un bacino di oltre 300.000 kmq. e una portata media di 7000 metri cubi al secondo. Nasce nella Cordigliera Centrale delle Ande Colombiane e precisamente a circa 2° di lat. N., nel Páramo del Buey, a 3200 m. s. m., un po' a sud del vulcano Puracé, in un pianoro dominato dai coni mezzo smantellati di Las Ánimas e di Bordoncillo; scorre in direzione generale nord nell'avvallamento compreso tra la Cordigliera Centrale e l'Orientale fino a raggiungere il bassopiano della Colombia settentrionale e a sfociare nel Mare Caribico a occidente della Sierra Nevada di Santa Marta.
Si suole designare come corso superiore il tratto dalla sorgente a Girardot, presso la confluenza del Río Funza o Bogotá che gli porta le acque dell'altipiano su cui sorge la capitale della Colombia e che forma la grande cascata di Tequendama: in questa sezione il fiume scende dapprima rapidissimamente da tremila metri fino a Neiva, che si trova a 472 m. s. m., tagliando una serie di basalti terrazzati; entra poi nella pianura depressa tra le Cordigliere Centrale e Orientale che si allarga da 30 a 60 km. e si allunga dal 3° all'8° parallelo N. Questa pianura nella sua parte mediana sarebbe, secondo lo Stille, una fossa di sprofondamento formatasi posteriormente al depositarsi degli strati terziarî che ne occupano il fondo. Il fiume vi scorre con una pendenza piuttosto dolce, giacché tra Neiva (472) e Girardot (350) vi è una distanza di circa 150 km.
Nel corso medio, che va dal gomito di Girardot alla confluenza del Nare, o a quella del Sogamoso, che scende dall'altipiano di Tunja, la valle si restringe, perché le due cordigliere avvicinandosi costringono il fondovalle in più breve spazio, ma il letto mantiene la sua lieve pendenza, tranne nel tratto di circa 100 km. tra Ambalema e La Dorada, dove il declivio si eleva a m. 0,70 per km. e dove a valle di Honda si trovano le note rapide che interrompono la navigazione fluviale. La ferrovia La Dorada-Ambalema, che segue la riva sinistra del fiume, sostituisce la navigazione, troppo difficile in questo tratto. All'esistenza delle rapide dovette la sua importanza commerciale durante tutto il periodo coloniale e il secolo passato la città di Honda, giacché essa costituì il luogo di tappa obbligata e di trasbordo tra le imbarcazioni provenienti del basso Magdalena e quelle percorrenti il fiume tra Honda e Neiva; l'abbandono della navigazione tra La Dorada e Ambalema ha gravemente danneggiato il commercio di Honda.
A nord della confluenza del Nare il Magdalena attraversa una ampia zona, sempre limitata dai pendii delle Cordigliere, ma assai larga e con un suolo piatto e ricco di lagune e di stagni. Il fiume scorre lentamente tra rive basse, in un territorio a clima caldo e umido abitato soltanto da Negri e Mulatti; il fiume è ingrossato dal Sogamoso e dal Lebriia che scorre per lungo tratto nella stessa valle, parallelo al corso principale. La pianura è nella sua parte più settentrionale una zona petrolifera assai importante, la principale della Colombia, e ha il suo centro a Barranca Bermeja, una stazione sulla riva del Magdalena a circa 30 km. a monte della confluenza del Sogamoso, dove esiste una grande raffineria di petrolio, collegata a Cartagena da una lunghissima pipe line. Nel tratto da Nare a Tamalameque, dove il Magdalena entra nella pianura settentrionale, il fiume ha una lunghezza di 250 km. e vi si trovano Puerto Berrío, testa di linea della ferrovia di Medellín, Puerto Wilches, donde parte la ferrovia per Bucaramanga, e Puerto Nacional, sbocco di Ocaña.
A valle di Tamalameque s'inizia il delta interno del Magdalena, bacino paragonabile alla laguna di Maracaiba colmato dalle alluvioni del Magdalena e del César a est, del Cauca e del San Jorge a ovest. Il fiume forma bracci numerosi, di cui due principali, ma la stabilità del letto è molto scarsa, ché facili sono gli spostamenti in questo territorio basso e ricco ancora di parti permanentemente allagate (ciénagas) e di zone che le acque ricoprono durante l'inverno (anegadizos).
Il Río Cauca, che qui si unisce al Magdalena, è il maggiore affluente, e ha quasi la stessa lunghezza e portata del fiume principale. Nato presso il Puracé, non lungi dalla zona sorgentifera del Magdalena, scorre in direzione nord entro un'ampia e ricca valle compresa tra le Cordigliere Centrale e Occidentale: bagna Popayán e Cali e attraversa in parte il ricco dipartimento di Antioquia. Nonostante la notevole portata, il Cauca non è navigabile per circa 600 chilometri, perché a valle di Cali scorre in una stretta gola interrotta da rapide e da salti.
Il delta interno del Magdalena finisce alla confluenza del Cauca presso Tacaloa, donde il fiume scende al mare ristretto in un solo corso possente; presso la foce però si divide ancora in due bracci, non navigabili perché ostruiti da enormi barre. La navigazione fluviale finisce quindi a Barranquilla, che è collegata con ferrovia a Puerto Colombia, dove fa capo la navigazione marittima: si sta ora lavorando all'apertura di un canale navigabile attraverso la barra di foce per permettere ai transatlantici di giungere a Barranquilla. Da Calamar, poi, un canale (El Dique) porta dal Magdalena a Cartagena, ma il canale, in gran parte rovinato, è stato sostituito da una ferrovia che permette a Cartagena di servire parzialmente di sbocco al traffico del Magdalena.
Il Magdalena è percorso da regolari servizî di navigazione tra Barranquilla e La Dorada e, a monte delle rapide, da Honda a Neiva. Per accelerare gli scambî funziona anche un servizio regolare di navigazione aerea fatto per mezzo d'idrovolanti che coprono la distanza di circa 1000 km. fra Barranquilla e Girardot in otto ore; due linee minori uniscono Barranquilla con Cartagena e Girardot con Neiva.