RINOSCLEROMA (dal gr. ῥίς "naso" e σκληρός "duro, rigido")
È un'affezione che colpisce le vie nasali e le vie aeree superiori ed è caratterizzata da formazioni nodulari circoscritte o confluenti, tese, lisce, di colorito roseo o lievemente giallastro, di durezza lignea, ma che si lasciano facilmente incidere. Inizia solitamente alla parte anteriore del naso e si diffonde alle fosse nasali, al velo palatino, alla faringe, alla tromba di Eustachio, alla laringe e talora alla trachea e ai grossi bronchi. L'infiltrazione dei ganglî linfaticì delle regioni limitrofe non è costante. L'infiltrato di tipo granulomatoso, oltre a linfociti e plasmacellule, contiene grossi elementi con protoplasma poco tingibile e molto vacuolizzato (cellule di Mikulicz) e cellule e globi salini. Il rinoscleroma è dovuto a un particolare bacillo capsulato, il bacillo di Frisch (A. Frisch, in Wien. med. W. schr., 1882, XXXII, p. 969), non resistente o resistente debolmente al Gram e facilmente coltivabile. Non è facile distinguere questo germe da altri capsulati che si possono trovare nella regione nasale, come il bacillo di Friedländer, il bacillo di Löwemberg-Abel, ecc. Si trova in grande abbondanza nel tessuto malato. La malattia descritta per la prima volta da F. v. Hebra e M. Kaposi è rarissima in Italia; relativamente frequente in Galizia, in Ungheria, in Russia, in Romania. Il decorso è lentissimo, ma di solito fatale. Non vi sono mezzi di cura specifica; sembrano utili il tartaro stibiato, il bismuto, la radioterapia.