riguardo.
- Sostantivo da ‛ riguardare ', di cui conserva il valore in Pd X 133 Questi onde a me ritorna il tuo riguardo, / è 'l lume d'uno spirto: essendo D. al centro della corona di dodici beati sapienti, il suo sguardo, seguito l'arco delle presentazioni fatte da s. Tommaso, ritorna a questo dall'undicesimo spirito, Sigieri. Anche in Detto 183 In su' dolze riguardo indica l'atto del guardare, lo " sguardo " (cfr. la rima di dubbia attribuzione Poi non mi val merzè 45 " co li riguardi de li occhi ridenti "). V. Anche SGUARDO.
Tende in prevalenza al valore traslato, per significare l'attenzione per un soggetto determinato; così in If XI 12 s'ansi un poco in prima il senso / al tristo fiato; e poi no i fia riguardo, si riferisce al puzzo proveniente dall'abisso infernale, che s'impone all'odorato e ferma i viaggiatori sull'orlo del sesto cerchio; in Pg XXVI 14 con riguardo / di non uscir dove non fosser arsi, significa la cura che i penitenti lussuriosi hanno di non sottrarsi alla penitenza.
Con valore oggettivato significa " segnale ", " indicazione di limite ", in If XXVI 108 quella foce stretta / dov'Ercule segnò li suoi riguardi: le ' colonne d'Ercole ' costituiscono propriamente quell'avvertenza a non andar oltre di cui Ulisse non volle tener conto (cfr. Brunetto Tesoretto 2053 " ma tu abbi membranza / di farli un ma' riguardo ", dove ha il senso di " severo avvertimento ").
La locuzione ‛ aver r. ' ha valori diversi, a seconda della costruzione sintattica e del suo oggetto; con la preposizione ‛ a ', vale " badare a ", come in Cv III VI 10 non ha riguardo lo suo [di Dio] amore al debito di colui che riceve (e analogamente I X 3 si mosse la Ragione a comandare che l'uomo avesse diligente riguardo ad entrare nel nuovo cammino, dove il concetto si completa con la qualificazione della diligenza); con ‛ di ' vale " considerare ", in IV XVI 4 se volemo riguardo avere de la comune consuetudine di parlare, mentre in Detto 184 di niun mal ha riguardo vale " temere ". Con ‛ in ' (Pd XVII 73 in te avrà sì benigno riguardo) significa il rispetto e la considerazione che Cangrande ebbe per l'ospite, sì che fu sempre pronto a prevenirne i desideri.
‛ Far r. ' vale invece " prestare attenzione ", " dar valore ": Rime XCV 6 natura... al difetto fa riguardo (la natura tiene conto della mancanza della radice).