RIFLESSIVO (fr. réflexif; sp. reflejivo; ted. Reflexiv; ingl. reflexive)
Elemento grammaticale che "riflette" sul soggetto o l'azione propria o quella dell'elemento grammaticale che esso determina. Nel primo caso verbo riflessivo: intendersi, sedersi; nel secondo pronome riflessivo: amava sé, non altri. Il pronome riflessivo è se, incapace di fornire un soggetto, e quindi in latino privo di nominativo. Accanto alla forma tonica, la forma atona si, con valore tanto di dativo quanto di accusativo, e quella rafforzata da "stesso": si curava, curava sé, curava sé stesso; si diceva, diceva a sé stesso. Non distingue singolare e plurale: curavano sé, si curavano. È una categoria morfologica intermedia fra i pronomi personali e dimostrativi: egli uccide me, te (personale), sé (riflessivo), lui (dimostrativo).
Il verbo riflessivo è formalmente quello che si costruisce con le forme atone del pronome riflessivo quando il soggetto è di terza persona, del pronome personale quando il soggetto è di prima o di seconda: mi siedo, ti siedi, si siede. Sostanzialmente il concetto di riflessivo non è che una varietà della categoria della diatesi: perciò si deve distinguere fra verbi che hanno forme riflessive e non riflessive alternanti fra loro mi uccido, uccido; forme riflessive e non riflessive irrigidite mi siedo che indica l'atto di sedersi, siedo che indica lo stato di star seduti, senza che una forma sia più riflessiva dell'altra; forme riflessive soltanto mi congratulo, mi sobbarco. La differenza risalta nelle forme di plurale: i due si congratulavano con i vincitori, si sobbarcavano a tutte le fatiche; il senso riflessivo manca completamente, mentre i verbi esistono solo in forma riflessiva; ma i due si scrivevano lettere affettuose, si lanciavano delle insolenze sono espressioni riflessive proprio perché i verbi non sono verbi costantemente riflessivi.