RIDUTTORE
. Si chiama riduttore qualsiasi apparecchio o dispositivo meccanico usato allo scopo di trasmettere moto rotatorio da un albero a un altro con riduzione del numero dei giri. I riduttori entrano nella costituzione cinematica delle macchine più svariate, e in particolare servono come mezzo di accoppiamento fra macchine motrici e macchine operatrici, in tutti quei casi in cui, dovendo le due macchine funzionare a velocità differenti, non è possibile usare un accoppiamento diretto.
Elemento caratteristico essenziale di un dato riduttore è il valore del rapporto di trasmissione ρ = ω2/ω1, cioè del rapporto fra le velocità angolari dell'albero condotto e dell'albero motore. Se M2 e M1 sono i momenti torcenti a cui sono soggetti i due alberi durante il moto, le corrispondenti potenze trasmesse sono (in cav.):
Il rendimento del riduttore η e il rapporto di trasmissione ρ sono allora espressi da:
Si possono distinguere varî tipi di riduttori, secondo la natura degli organi di cui sono essenzialmente costituiti. Così si hanno riduttori a cinghie, a catene articolate, a ruote di frizione, a ingranaggi, ecc. La riduzione delle velocità mediante trasmissioni a cinghie è largamente impiegata negli opifici industriali, particolarmente nei casi in cui molte macchine operatrici debbono prendere moto da un unico motore. Ma ancora più diffuso nella tecnica è l'impiego dei riduttori a ingranaggi, potendosi questi adattare alle più svariate esigenze di funzionamento. Tutti i tipi d'ingranaggi trovano applicazione nella costruzione dei riduttori. Generalmente i rotismi costituenti il riduttore vengono contenuti entro un involucro chiuso, rendendo con ciò possibile l'impiego di dispositivi atti ad assicurare le migliori condizioni di lubrificazione (bagno d'olio, circolazione forzata del lubrificante, ecc.). Si possono così raggiungere elevati rendimenti e limitare notevolmente le vibrazioni, i rumori e i logoramenti delle superficie dei denti. L'elevato grado di perfezione raggiunto nelle moderne costruzioni meccaniche ha consentito d'impiegare riduttori a ingranaggi anche quando sono in giuoco grandissime potenze, con alte velocità, oppure coppie resistenti cospicue e soggette a rapide e brusche variazioni: propulsione navale con turbine a vapore, locomotive a turbina, locomotori elettrici, comando di laminatoi, ecc. In tali casi i riduttori sono costruiti generalmente con ingranaggi cilindrici elicoidali per assi paralleli (v. ingranaggio). Per certe applicazioni il riduttore deve essere costruito in modo da potere realizzare diversi rapporti di trasmissione; esso costituisce allora propriamente un cambio di velocità, e assume caratteristiche costruttive diverse secondo il genere di applicazione (automobile, macchine utensili, ecc.).
L'impiego di riduttori a catene articolate, a ruote di frizione, o d'altro tipo, è relativamente meno frequente e limitato a scopi determinati. Per particolari applicazioni sono stati anche studiati speciali tipi di riduttori a trasmissione idrodinamica (v. nave, XXIV, p. 422; trasmissioni idrauliche).