MALISPINI, Ricordano e Giacotto
Cronisti fiorentini del sec. XIII e del sec. XIV. Poco o nulla si sa della famiglia guelfa dei M., che fu tra quelle bandite da Firenze dopo la battaglia di Montaperti (1260). Ricordano, forse in quell'occasione, sarebbe venuto a Roma presso i Capocci imparentati per parte di donne coi M., e avrebbe avuto da uno dei parenti antiche scritture che costituirono, con altre scritture e cronache trovate nella Badia di Firenze, la base della sua cronaca. Tornato a Firenze dopo la battaglia di Benevento, attese alla composizione della Istoria Fiorentina (ed. Follini, Firenze 1816), probabilmente dal 1270 al 1290, intorno al quale anno deve essere morto. Giacotto, suo nipote, continuò l'opera interrotta nei primi anni del sec. XIV e certo prima del 1323.
La cronaca malispiniana inizia il racconto dal principio del mondo, si diffonde largamente con favoleggiare puerile e ingenuo sulle tradizìoni della storia di Roma e di Troia, e, sempre più precisa e ricca di particolari quanto più il racconto si avvicina ai tempi dell'autore, giunge fino ai fatti del Vespro. Interrotta da Ricordano, fu condotta da Giacotto fino all'iniziti del pontificato di Onorio. IV (1285). Il fatto che essa si trova incorporata quasi interamente nella cronaca del Villani, oltre ad altri indizî indusse lo Scheffer-Boichorst a ritenerla una falsificazione della fine del sec. XIV, ricopiata dal Villani; in favore della sua autenticità si lemrono prima, nel 1875, il Capponi e il Paoli, recentemente il Sicardi e il Morghen. Oggi l'autenticità della cronaca malispiniana deve ritenersi provata per l'antichità della sua tradizione manoscritta (un codice è per lo meno dei primi del sec. XIV), per evidenti influssi, come fonte storica, esercitati su Dante, per l'esattezza di notizie forniteci su fatti del sec. XIII. Scritta in volgare vivo e schietto del '300, quella dei M. è così la più antica cronaca italiana che porti direttamente l'eco dei tempi di Dante.
Bibl.: P. Scheffer-Boichorst, Die Geschichte d. M. eine Fälschung?, in Florentiner Studien, Lipsia 1874; E. Sicardi, Critica tedesa e suggestione italiana, R. M. fu un falsario? in Nuova antologia, 16 maggio 1916; Re Morghen, Note malispiniane, in Boll. Istit. stor. ital., Roma 1920, n. 40; id., Dante, il Villani e R. M., in Boll. Ist. stor. ital., Roma 1921, n. 41; id., Ancora sulla questione malispiniana, in Boll. Ist. stor. ital., Roma 1930, n. 46.