richinare
È soltanto in Pd VII 15 quella reverenza che s'indonna / di tutto me, pur per Be e per ice, / mi richinava come l'uom ch'assonna.
Il commento del Buti (" Egli si riteneva, e però dice: mi richinava giù la faccia, e non lasciava levarla su ") non mette in evidenza al lettore attuale la modalità causativa di r. (" faceva piegare in basso "), nelle cui connotazioni sono compresenti i collegamenti con l'ambito semantico del ‛ rispetto ' (cfr. Pg XI 73; v. CHINARE) e con quello del piegarsi del corpo che cede al sonno (cfr. Pg IX 11; v. INCHINARE): D. intende che non riusciva a risollevare il capo che gli s'inchinava per la forza superiore della ‛ reverenza ', analoga - nell'immagine - a quella di un ‛ sonno ' (cfr. If III 136) che stuporosamente stordisce.