richettiano
s. m. e agg. Sostenitore di Matteo Richetti, già consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, deputato del Partito Democratico dal 2013; che si richiama a Matteo Richetti.
• Dopo la schiarita sulle primarie, con la candidatura di Matteo Richetti e la discesa in campo di Stefano Bonaccini, ora nel Pd tiene banco proprio il profilo di quest’ultimo, nella doppia veste di candidato e segretario regionale, cioè arbitro e giocatore. A chiedergli di mollare l’incarico nel Pd regionale sono lo sfidante Roberto Balzani e la senatrice richettiana Francesca Puglisi. (Beppe Persichella, Repubblica, 29 agosto 2014, Bologna, p. IV) • adesso nel Pd sono in molti a sospettare che le ragioni del ritiro siano più politiche che giudiziarie. Richetti, sceso in campo senza rete e contro il parere del premier, avrebbe mollato quando ha capito che i suoi amici di una vita erano pronti a fargli, nelle urne, «un didietro così». I richettiani, per usare un brutto neologismo, sono rimasti spiazzati. (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 10 settembre 2014, p. 6, Primo Piano) • Il primo è Matteo Richetti, «il bello di Montecitorio», tanto diversamente renziano da poterlo definire più che altro un «richettiano», oggi portavoce nazionale e responsabile comunicazione del Pd. (Pierpaolo Lio, Corriere della sera, 11 dicembre 2017, p. 39, Terza Pagina).
- Derivato dal nome proprio (Matteo) Richetti con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.