RICHER di Reims (Richerus monacus Remensis)
Cronista del sec. X, figlio di Rodolfo, consigliere e uomo d'arme di Luigi d'Oltremare, ricevette un'educazione mondana e militare. Entrato nel monastero di Saint-Rémi di Reims, non si sa quando, vi prese l'abito benedettino, e sotto la direzione del famoso Gerberto (poi papa Silvestro II) studiò la storia, l'eloquenza, le lettere, le scienze e la filosofia. In seguito ebbe occasione di dedicarsi anche alla medicina, in cui divenne espertissimo. Ma la fama di R. è specialmente legata alla narrazione degli avvenimenti importantissimi che portarono, in Francia, al cambiamento della dinastia carolingia in quella capetingia (Historiarum libri IV).
Scritto per ispirazione di Gerberto, il racconto di R. continua gli annali di Incmaro (che arrivano all'882); completa quelli di Flodoardo (che arrivano al 965); dopo il 965, sino al 995, per i trent'anni cioè dei regni di Lotario e del figlio Luigi e di Ugo e Roberto Capeto, egli è l'unico storico. Benché la narrazione di R. termini al 995, egli aggiunge, per gli anni 996-98, l'indicazione dei principali avvenimenti. Benché partigiano dei Carolingi, R. è assai obiettivo; l'opera sua è di grande valore, data l'esperienza delle cose umane ch'egli possedeva, la ricca e svariata sua cultura, e per il fatto ch'egli narra avvenimenti di molti dei quali fu testimone.
Bibl.: M. Manitius, Geschichte der latein. Liter. des Mittelalters, I, Monaco 1911, pp. 215-219, e 730-33.