WILSON, Richard
Pittore, nato il 1° agosto 1714 a Pinegas nel Monigomeryshire (Galles), morto a Llanberis (Galles) il 15 maggio 1782. Fu collocato nel 1729 a Londra sotto la guida del ritrattista Th. Wright. Nel 1749 si recò in Italia, visitando prima Venezia e poi Roma dove fu incoraggiato da H. Vernet e ottenne presto notevole fama di paesista. Rimase in Italia 6 anni, protetto dalla più alta società inglese. La sua fama lo precedette in Inghilterra, dove tornò nel 1756 e dove si affermò come il maggiore paesista del tempo, e divenne membro della Royal Academy (1768) di cui poi (1776) fu bibliotecario. Non favorito dalla corte, ebbe scarsa fortuna e infine si ritirò nel nativo Galles.
Aveva esordito come ritrattista, né cessò del tutto di dipingere ritratti dopo il ritorno a Londra; ma anche prima di recarsi in Italia doveva , già avere qualche rinomanza come paesista. Una veeduta di Dover, incisa da J. S. Müller nel 1747, dimosta nel W. un pittore topografico alla maniera di G. Lambert (1710-1765). In Italia subì l'influsso delle opere dello Zuccarelli, a Venezia, di Claudio Lorenese, del Poussin, di Salvator Rosa e di H. Vernet a Roma. Il W. medesimo si confessava in debito verso Cuyp e, cosa ancor più curiosa, verso Joos de Momper.
Ciò che più impressionò i contemporanei, furono i suoi grandi paesaggi drammatici alla maniera del Vernet; ma essi oggi sembrano la parte meno felice della sua opera, di cui invece i paesaggi italiani e inglesi sono la parte migliore. Tra le opere di carattere italiano si possono citare il paesaggio con bagnanti alla National Gallery e il Lago di Como nella galleria di Glasgow; tra quelle di carattere inglese, lo Snowdon nella galleria di Nottingham; il Cader Idris appartenente a Edward Marsh (Londra) e Il Tamigi a Twickenham, nell'importante collezione di Richard Ford, che contiene numerosi altri quadri del Wilson.
Bibl.: Tate Gallery, Catalogue of Loan Exhibition of Works by R. W., Londra 1925; Col. M. H. Grant, Old English Landscape Painters, ivi s. a.