WEINER, Richard
Poeta e prosatore boemo, nato a Písek il 6 novembre 1884 e morto a Praga il 3 gennaio 1937. I suoi primi libri ebbero tanto successo che egli fu considerato artista tra i maggiori della sua generazione. Dimenticato poi per un certo tempo, fu rivalutato dalle nuove scuole poetiche.
Tra le opere di W. citiamo le raccolte Pták (L'uccello, 1913), Usměvavé odříkání (Sorridente rinuncia, 1914), Rozcestí (Il bivio, 1918), Mnoho nocí (Molte notti, 1928), Zátiší s kulichem, herbářem a kostkami (Natura morta con civetta, erbario e dadi, 1929), e Mezopotamie, 1930, che è il suo maggiore libro di liriche, dal verso cifrato e ipermoderno.
Orrori, sogni febbrili, presagi, smorfie grottesche e allucinazioni si addensano nei versi come nelle prose, Lítice (La megera, 1916), Netečný divák (Lo spettatore indolente, 1917), Škleb (Lo scherno, 1919). In W. il discorso (spesso registrazione del subcosciente) è sempre spinto al nonsenso, all'irrazionale; l'atmosfera è algida e desolata.