VOSS, Richard
Romanziere, nato a Neugrape in Pomerania il 2 novembre 1851, morto a Berchtesgaden il 10 giugno 1918. Destinato ad amministrare il proprio podere, fece in Turingia la pratica di agricoltore, finché la guerra franco-prussiana lo chiamò sotto le armi. Ferito e ammalato si dedicò agli studî filosofici all'università di Jena e di Monaco. Trascorse buona parte della sua vita in Italia (nella villa Falconieri di Frascati) e a Berchtesgaden.
Una delle sue prime opere Visionen eines deutschen Patrioten (1874), visioni della guerra vissuta e considerazioni sull'egemonia prussiana, furono proibite in Germania. Nei drammi Unfehlbar (1874) e Savonarola (1878) il V. assecondò la tesi del "Kulturkampf" e in Scherben, gesammelt von einem müden Manne (1878; Neue Folge, 1880) espresse un pessimismo che sentiva in sé "prima che le esperienze gli avessero dato ragione di ritenere la vita un peso insopportabile". I due drammi storici Die Patrizierin, 1881, e Luigia Sanfelice, 1882, ottennero per la loro abile struttura drammatica, un grande successo. Nei drammi moderni Alexandra (1886) ed Eva (1889), il V. fece sue le idee moderne sull'emancipazione della donna. In numerosi romanzi e in novelle (Römische Dorfgeschichten, 1884 e 1890; Die neuen Römer, 1885; Kinder des Südens, 1888; Villa Falconieri, 1896; Römisches Fieber, 1902; Samum, 1903; Die Liebe Daria Lantes, 1908), passionali e sempre tracciati in un'atmosfera di decadenza contrastante con passioni schiette ed elementari, il V. fece rivivere in sempre nuovi stati d'animo l'Agro romano e i monti sabini. Nei romanzi Michael Cibulla (1887) e Dahiel, der Konvertit (1888), il V. discusse il problema della conversione.
Nell'opera del V., che risente tutti i varî movimenti letterarî dell'epoca, dal naturalismo al simbolismo, dal realismo alla letteratura di tendenza, si rivela una fantasia ricca e varia, un temperamento artistico di grande sensibilità che non rifugge tuttavia dalla ricerca dell'effetto e del successo e da una compiacente illustrazione di un mondo decadente e malato.
Bibl.: O. Pach, R. V., in Litteraturbilder fin de siècle, Lipsia 1898; M. v. Busen, R. V., in Das lit. Echo, 1917-18; H. W. Thiemer, R. V. als Bühnenschriftsteller (Diss.), Lipsia 1923; F. v. d. Leyen, R. V., in Deutschen biogr. Jahrbuch, 1928.