SCHAUKAL, Richard von
Poeta austriaco, nato a Bruna il 27 maggio 1874. Fu funzionario nell'amministrazione statale fino al 1918.
Poeta lirico, influenzato negli anni giovanili da Heine, da De Musset e dagl'impressionisti francesi (tradusse Verlaine con singolare congenialità), lo Sch. reagisce con gusto raffinato e preziosità d'immagini a impressioni artistiche (Das Buch der Tage und Träume, 1902) e paesistiche. Talune delle liriche giovanili (Meine Gärten, 1897) si distanziano per una maggiore musicalità di tono e per una maggiore sincerità d'ispirazione (Tristia, 1898). La guerra mondiale gl'ispirò gli Eherne Sonette (1914) e i 3 volumi di Kriegslieder aus Österreich (1914-16). Anche nella prosa dello Sch. si avverte una notevole trasformazione, dalle novelle di Von Tod zu Tod (1902) a quelle di Dionys-bacsi (1922), dagli Interieurs aus dem Leben der Zwanzigjährigen (1900), sotto l'influsso di D'Annunzio, ma anche di P. Altenberg, a Die Grossmutter (1905), al volume di autoconfessioni Andreas von Balthesser (1907) di più pacata intonazione classica. I suoi Essays (Zeitmässe deutsche Betrachtungen, 1916; Zettelkasten eines Zeitgenossen, 1913; Ausgewählte Essays, 1925) lamentano l'assenza di cultura nella civiltà contemporanea e difendono l'arte contro ogni "letterarietà" e ogni vuoto virtuosismo. Pubblicò inoltre saggi su Hoffmann (1904), Dehmel (1907) e Stifter (1926), e tradusse molto dal francese.
Bibl.: A. Schurig. R. Sch., in Das lit. Echo, 1905-06; J. Nadler, S.s. lyrisches Werk, 1932.