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SERRA, Richard

di Alexandra Andresen - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)
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SERRA, Richard

Alexandra Andresen

Scultore statunitense, nato a San Francisco il 2 novembre 1939. Conclusi gli studi presso la University of California di Santa Barbara alla quale si era mantenuto lavorando come operaio in un'acciaieria, frequentò la Yale University (1961-64), dove, in contatto in particolare con J. Albers, s'interessò alle ricerche sulle interazioni cromatiche. Recatosi in Europa grazie a una borsa di studio, dal 1964 al 1966 S. visse prevalentemente tra Parigi e Roma accostandosi alle contemporanee esperienze della pop art e dell'arte povera; nel 1966 presentò le sue opere (serie di gabbie contenenti animali vivi e impagliati) in una prima mostra personale allestita dalla galleria romana ''La Salita''. Tra il 1967 e il 1969, stabilitosi definitivamente a New York, S. lavorò a contatto con R. Smithson, R. Morris e con altri esponenti del West Coast antiform group, svolgendo le tappe più significative della sua ricerca gradualmente orientata a un maggior rigore formale.

Accanto ai diversi filmati, paradigmatici delle riflessioni teoriche e del percorso artistico di quegli anni (Hands tied, 1968; Hand catching lead, 1968), S. elaborò opere dirette a indagare le potenzialità espressive offerte dalla materia e le tensioni latenti di materiali eterogenei: opere in gomma, fibra di vetro e neon (Plinths, 1967, Parigi, Musée National d'Art Moderne; God is a loving father, 1967, Colonia, Museum Ludwig; Untitled, 1969, New York, coll. J. Johns); la serie Splash pieces consiste in colate di piombo fuso disposte orizzontalmente sul pavimento (Casting, 1969, New York, Leo Castelli Gallery, distrutta) o in ammassi di solidi geometrici in legno, piombo, acciaio e pietra (Cutting device: Base plate measure, 1969, New York, Museum of Modern Art); infine la serie Prop pieces (Prop, 1968, New York, Withney Museum; Shovel plate prop, 1969, Londra, Tate Gallery; 5:30, 1969, Parigi, Musée National d'Art Moderne), grandi lastre e tubolari in metallo assemblati in composizioni dagli equilibri in apparenza precari, che anticipano le soluzioni successive.

Esponente di rilievo del minimalismo, negli anni Settanta, oltre alla serie dei disegni di grande formato, a pastello o a carboncino, nelle quali vengono riproposte le monolitiche forme delle sue sculture (Heir, 1973, New York, Museum of Modern Art), S. propose nuove serie di opere destinate all'aperto che attestano un diverso orientamento della sua ricerca. Volgendosi all'analisi delle possibili interazioni tra spazio e volume, l'artista espande il progetto creativo all'ambito architettonico e paesaggistico nel tentativo d'instaurare un rapporto, talvolta di violento contrasto, tra l'opera d'arte e l'ambiente circostante secondo un programma di ricerca che diverrà costante del suo lavoro (Shift, 1970-72, King City, Canada; Sigth Point, 1971-75, Amsterdam, Stedelijk Museum; Slat, 1979-83, Parigi, La Défense). Archi e strutture primarie di dimensioni monumentali, generalmente in piombo o in acciaio, rielaborate in numerose varianti, ciascuna specificamente progettata per una precisa collocazione ambientale, caratterizzano infatti anche la produzione dell'ultimo decennio (Clara Clara, 1983, Parigi, Place Choisy; La Palmera, 1982-84, Barcellona, La Verneda; Afangar, 1990, Videy, Islanda; Stacks, 1990, New Haven, Yale University) che tuttavia si differenzia dalle soluzioni precedenti per la moltiplicazione dell'opera in due o più elementi identici, spazialmente tra loro contrapposti. Le opere di S. sono state presentate in numerose rassegne personali e collettive: Documenta 5, 1972, Kassel; Drawings, 1971-1977, 1977, Amsterdam, Stedelijk Museum; Sculpture, Films 1966-1978, 1979, Staatliche Kunsthalle, Baden-Baden; Biennale di Venezia, 1981; Richard Serra, Parigi, 1983, Musée National d'Art Moderne; Sculpture, 1986, New York, Museum of Modern Art; Documenta 8, 1987, Kassel; Weight and Measure, 1992, Londra, Tate Gallery; Running Arcs, 1992, Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen. Vedi tav. f.t.

Bibl.: R. Krauss, Richard Serra: Sculpture redrawn, in Artforum, maggio 1972; J.A. Thwaites, Working out: The work of Richard Serra, in Art and Artists, marzo 1974; C. Weyergraf, Richard Serra: Interviews 1970-1980, New York 1980; M. Hammacher, Modern sculpture: Tradition and innovation, ivi 1988; Serra le révolté, in Connaissance des Arts, gennaio 1990; Richard Serra: Drawings/Zeichnungen 1969/1990, catalogo ragionato a cura di H. Janssen, Berna 1990; The destruction of tilted arc: documents, a cura di C. Weyergraf-Serra e M. Buskirk, Cambridge (Mass.) 1991; R. Serra, Writings/Interviews, Chicago 1994. Cataloghi di mostre: C. Weyergraf, M. Imdahl e altri, Richard Serra: Works 66-77, Tubinga, Baden-Baden 1977-78; Y.A. Bois, R. Krauss, A. Pacquement, Richard Serra, Parigi 1983; R.E. Krauss, Richard Serra. Sculpture, New York 1986; A. Zweite, Richard Serra. Running arcs (for John Cage), Düsseldorf 1992.

Vedi anche
Judd, Donald Judd ‹ǧḁd›, Donald. - Scultore statunitense (Excelsior Springs, Missouri, 1928 - New York 1994). Esordì come pittore nel 1955, orientandosi verso un'astrazione in cui si coniugavano la gestualità di J. Pollock e la geometria di B. Newman. Passò poi alla realizzazione di tele ridotte a mero supporto di ... Lewitt, Sol Lewitt ‹lùuit› (o LeWitt), Sol. - Scultore statunitense (Hartford 1928 - New York 2007). Dopo gli studî alla Syracuse University di New York, ha affiancato alla sua ricerca un'intensa attività didattica presso il Museum of modern art di New York. I suoi disegni e le sue strutture geometriche modulari ... Beuys, Joseph Beuys ‹bòiis›, Joseph. - Scultore tedesco (Kleve 1921 - Düsseldorf 1986). Allievo di E. Mataré all'Accademia di Düsseldorf, vi insegnò poi dal 1961 al 1972, quando fu esonerato per ragioni politiche. Partecipò alle manifestazioni del gruppo Fluxus (1963-65), e produsse sculture di grasso e opere con ... Richter, Gerhard Pittore tedesco (n. Waltersdorf 1932). Ha studiato a Dresda approfondendo tecniche diverse, dall'acquerello alla pittura murale, e maturando un saldo linguaggio figurativo legato alle istanze del realismo socialista. Dal 1961 si è stabilito a Düsseldorf, dove ebbe modo di confrontarsi con un più complesso ...
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    Scultore statunitense (n. San Francisco 1939). Ha studiato alla University of California di Santa Barbara, lavorando contemporaneamente in un'acciaieria e poi presso la Yale University (1961-64) dove, in contatto con J. Albers, si è interessato a ricerche sulle interazioni cromatiche; dopo un soggiorno ...
Vocabolario
sèrra sèrra
serra serra sèrra sèrra locuz. usata come s. m. [reduplicazione dell’imperat. di serrare], fam. – Un accalcarsi, un incalzare disordinato e confuso di gente: in quel serra serra per poco non ci rimettevo quache costola; parte con le proprie,...
sèrra¹
serra1 sèrra1 s. f. [der. di serrare; nel sign. 4, è influenzato dal fr. serre, e sostituisce il prec. stufa]. – 1. ant. Luogo chiuso; sbarramento, riparo naturale o artificiale; chiusa. È tuttora sinon. di briglia nelle costruzioni idrauliche....
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