PISCHEL, Richard
Uno dei maggiori indianisti tedeschi nato a Breslavia il 18 gennaio 1849, morto a Madras il 26 dicembre 1908. Fu professore di sanscrito e di glottologia comparata dal 1875 al 1885 a Kiel, quindi a Halle, donde fu chiamato, nel 1902, a Berlino a succedere ad A. Weber (v.).
L'opera del P. si svolse in numerosi e importantissimi ambiti dell'indianismo (Veda, buddhismo, drammatica, dialetti medievali). Dal 1889 al 1903 collaborò, difatti, insieme con K. Geldner, a una serie di studî sul Veda (Vedhche Studien, Stoccarda), nei quali difese il valore dell'ermeneutica dei commentatori indiani e di quanto la tradizione posteriore degl'Indiani stessi aveva fatto palese in proposito, e ciò contrariamente all'opinione e al metodo di R. Roth. Con H. Oldenberg aveva edito già nel 1883 le collezioni dei canti buddhistici dei "monaci e delle monache" (Thera- and Therīgāthā, Londra), cui seguì nel 1902 (ultima delle sue opere più cospicue e sintesi dei suoi studî buddhistici) una lucidissima esposizione della vita e della dottrina del Buddha (Leben und Lehre des Buddha, Berlino;.4ª ed. postuma, curata da J. Nobel; trad. ital. di F. Belloni-Filippi, sulla 2ª ed. curata da H. Lüders, Palermo [1916]).
Al P. si deve anche l'edizione critica della recensione bengalese del celebre dramma di Kālidāsa (v.) Śakuntalā (Kālidāsa's Cakuntalā, The Bengālī recension, with critical notes, Kiel 1877; 2ª ed., 1886). Ma l'opera certamente maggiore di lui e di capitale importanza dev'esser considerata la grande grammatica dei dialetti pracritici o medievali dell'India (v. india: Lingue, Medio Indiano): Grammatik der Prakrit-Sprachen, Strasburgo 1900 (in Grundriss der indo-arisch. Philologie und Altert. K., I, 8). Preceduta dall'edizione, curata dallo stesso P., della grammatica pracrita indigena di Hemacandra (Hemacandra's Grammatik der Prakrit-Sprachen, Halle 1877-1880, voll. 2) e di altra opera grammaticale dello stesso poligrafo su particolari idiotismi (Deśīnāmālā of Hemacandra, 1888), essa espone minutamente la fonetica e la morfologia degli accennati dialetti, confortandoli con più di 20.000 esempî tolti dalla letteratura canonica ed extracanonica dei jaina (v. Jainismo), dai drammi, ecc. Tali esempi furono raccolti e ordinati alfabeticamente da D. Martino de Zilva Wickremasinghe in Indian Antiquary). Del P. va finalmente ricordato uno studio sugli zingari tedeschi (Beitrage zur Kenntnis der deutschen Zigeuner, 1894).
Bibl.: Schulze, Gedächtnisrede auf R. P., 1909.