CROSSMAN, Richard Howard Stafford
Uomo politico, giornalista e scrittore inglese, nato a Buckhurst Hill (Essex), il 15 dicembre 1907, allievo e insegnante al New College di Oxford, fino al 1937. Dopo un cattivo libro Plato to-day (Londra 1937), marxistica denigrazione del filosofo "reazionario", in quegli anni partigianamente idoleggiato da interpreti nazisti e razzisti, si dedicò alla politica e al giornalismo. Condirettore del settimanale socialista New Statesman and Nation, incaricato, durante la guerra, del servizio segreto di propaganda, soprattutto nei riguardi della Germania, deputato di Coventry dal luglio 1945, fu tra i critici di Bevin (cfr. l'opuscolo Keep Left, tradotto in Relazioni internazionali, 1947, nn. 32-37) e organizzò, nell'aprile 1947, la visita di Henry Wallace in Gran Bretagna. Membro della commissione d'inchiesta palestinese delle N. U., sostenne il principio della partizione (Palestine Mission, Londra 1947). Fallita sostanzialmente la sua politica di equilibrio fra il temuto capitalismo statunitense e una Russia ammirata perché anticapitalista ma sospettata d'imperialismo, C. si è sempre più ravvicinato alla linea di condotta del governo (cfr. il suo discorso pronunciato ai Comuni il 23 gennaio 1948).