Pittore statunitense (n. Kewanee 1936). Tra i maggiori rappresentanti della corrente pittorica iperrealista, ha radici culturali che affondano nel realismo pittorico della grande tradizione artistica europea che dai maestri fiamminghi del Seicento giunge, attraverso i vedutisti veneti, fino all’arte di E. Hopper. Ha iniziato la sua attività artistica alla fine degli anni Sessanta del sec. 20° scegliendo come principale soggetto i paesaggi urbani delle città americane ed europee realizzati attraverso la meticolosa riproduzione di fotografie da lui stesso precedentemente eseguite. Tema prediletto del suo linguaggio artistico è la riproduzione di ambienti nei quali sono presenti superfici riflettenti (specchi d’acqua, vetri, vetrine) realizzati attraverso l’impiego raffinato della tecnica ad olio capace di creare sorprendenti illusioni ottiche. Tra le opere più interessanti: Automat (1967); Academia (1980); View of Florence (1985); Brooklin Bridge (1993); Staten Island FerrY Slip II (1998); Broad street (2003); Times Square (2004); A Glacier at Kenai Fjords National Park (2005).Tra le retrospettive: Richard Estes. La sensualità del reale (Reggio Emilia 2007).