Cantillon, Richard
Finanziere di origine irlandese (Kerry, forse 1680 - Londra 1734). Visse a lungo a Parigi, dove fu banchiere. La sua opera Essai sur la nature du commerce en général, scritta intorno al 1730, circolò manoscritta e fu pubblicata nel 1755. In essa C. espresse la sua idea della terra e del lavoro come elementi fondamentali all’origine del valore («... la ricchezza in se stessa non è altro che il nutrimento, le comodità e gli agi della vita»). Per i contributi originali sui temi del commercio, della moneta, della popolazione e dei salari, esercitò un’importante influenza sul pensiero dei fisiocratici e di R.-J. Turgot. Forse la sua opera fu letta da D. Hume, certamente fu citata da A. Smith. Acuto osservatore del sistema finanziario, C. studiò la velocità di circolazione della moneta ed enunciò la teoria quantitativa della moneta, spiegando i diversi effetti sui prezzi in differenti mercati e gli esiti di lungo termine in economie estrattive o in Paesi con fiorenti manifatture e marina mercantile. Pose in luce il ruolo dell’imprenditore, che intraprende attività rischiose con l’obiettivo del profitto, e spiegò l’importanza del credito a interesse.