ANDREE, Richard
Figlio del precedente, nacque a Brunswick il 26 febbraio 1833, morì il 22 febbraio 1912 mentre era in viaggio tra Monaco e Norimberga. Dopo aver compiuti nell'Università di Lipsia gli studî di mineralogia e geologia, s'impiegò nel 1859 come chimico in una miniera boema del Fürstenberg, nella zona linguistica di confine cèco-tedesca. Le sue osservazioni vennero alla luce nell'opera Tschechische Gänge (1872) e nell'altra Wendische Wanderstudien (1874). Ma, già nel 1866, un suo libro, Reise in Schottland, conteneva capitoli etnografici, e illustrazioni cartografiche dei residui celtici apparivano anche nel Globus, il periodico fondato nel 1861 dal padre, mentre un'altra opera notevole, Zur Volkskunde der Juden, era da lui pubblicata nel 1881. Nello stesso anno, dallo stabilimento Velhagen e Clusing, fondato nel 1873 con la sua cooperazione e da lui diretto per 17 anni, usciva l'Atlante Universale, che ancora porta il suo nome.
La fama di etnografo dell'Andree, uno dei maestri del suo tempo, è dovuta specialmente agli Ethnographische Parallelen und Vergleiche (1878 e 1889), nella quale opera l'etnologia comparata è trattata con un'ampiezza ancor oggi raramente raggiunta e con osservazioni tuttora preziose: opera diretta a dimostrare che, su tutta la terra, l'intelligenza dell'uomo primitivo ha condotto i diversi popoli, in guisa affatto indipendente, a manifestazioni e idee sostanzialmente simili. Questo concetto dominante, espresso anche nelle Leggende del diluvio (Flutsagen, 1891) e in altri minori contributi, non può essere più accolto; ma l'affermazione dell'unità e uguaglianza della psiche umana rimane un principio euristico di grande valore anche nell'odierno indirizzo storico dell'etnografia. Fra i lavori dell'Andree di maggior interesse sono pure da segnalare: Die Metalle bei den Naturvölkern (1884), prima sistematica trattazione dell'argomento, Ethnologische Beobachtungen über Hocherstellung (Arch. f. Anthr., 1907), Menschenschädel als Trinkgefässe (Zeitschr. des Vereins f. Volksk., Berlino 1912), e, nel campo dell'etnografia della sua patria, le opere Braunschweiger Volkskunde (1896; 2a ed. 1901) e Votive und Weihegaben des katholischen Volkes in Süddeutschland (1904). Dal 1904 aveva sposato la nota folklorista Maria Eysn.
Un elenco dei suoi scritti dettato da lui stesso, si trova nell'annata 1912 della Zeitschrùt fùr Ethnologie di Berlino.