Cronista svizzero (Rottweil, Württemberg, 1475 - Berna 1546 o 1547); dovette lasciare Berna nel 1524 perché seguace di Zwingli. Ritornatovi nel 1529, fu incaricato dal Consiglio di scrivere la cronaca [...] cittadina, che egli svolse annalisticamente per gli anni 1032-1536 (dal 1526 però allo stato frammentario). L'opera, sebbene unilaterale e con impostazione moralistica, è preziosa per larga messe di particolari ...
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Storico svizzero (Bruchsal 1500 - Zurigo 1576). Entrato nell'ordine dei giovanniti, divenne parroco e priore di Bubikon (Zurigo), poi aderì alle posizioni di Zwingli. Dopo lunghe ricerche scrisse una storia [...] della Svizzera contenente tutte le leggende sull'origine della confederazione (Gemeiner loblicher Eydgenossenschaft Stetten, Landen und Völkeren chronikwirdiger Thaaten Beschreibung, 1548), opera della ...
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Antica famiglia di Zurigo, nota fin dal sec. 14º, insignita (1404) con Johann del baliaggio sui beni dell'abbadessa di Schänis a Knonau, con Konrad delle signorie di Oetwil e di Weiningen (rimaste alla [...] da parte dell'imperatore Sigismondo (1433). Un Johann sposò nel 1502 Anna Reinhart, la futura moglie di Zwingli, e suo figlio Gerold divenne figliastro di Zwingli, che gli dedicò il suo Lehrbuchlein. Membro di questa famiglia fu anche Gerold (v.). ...
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Capo politico tirolese (Vipiteno 1491 circa - Padova 1532). Postosi alla testa della rivolta contadina tirolese del 1525, convocò a Merano un convegno per imporre all'autorità civile riforme di tipo egualitario. [...] a Innsbruck, e repressa la conseguente ribellione, si rifugiò in Svizzera, dove si pose in contatto con H. Zwingli, e donde diffuse il suo Progetto di ordinamento sociale. Tentò in seguito dalla Pusteria di riaccendere la rivolta; rifugiatosi ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] La dottrina luterana si affermò soprattutto in Germania, nei paesi scandinavi e baltici.
Contemporaneamente, a Zurigo, H. Zwingli, con l'appoggio delle autorità locali, aveva attuato un piano di riforme antipapali e anticuriali (diffuse in Svizzera ...
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Centro svizzero, nel cantone di Zurigo. Guerre di K. I due conflitti, scoppiati per motivi confessionali, fra cantoni protestanti e cattolici. La prima guerra, iniziata dalla città riformata di Zurigo [...] alpini (Waldstätten) dell’Alleanza cristiana; la pace, sottoscritta a K. e accettata da Zurigo contro la volontà di Zwingli, segnò il successo dei protestanti. Nella seconda guerra (1531), esplosa per iniziativa dei cantoni cattolici, i protestanti ...
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Storico (Zurigo 1783 - ivi 1860); membro del Consiglio di stato (1831-32), prof. di storia patria all'univ. di Zurigo (1831), primo gran maestro della loggia massonica alpina (1844-50). Coltivò gli studî [...] schweiz. Geschichte und Landeskunde, 1827-29; Archiv für schweiz. Geschichte, 1843), proseguendo la Geschichte der Eidgenossen di J. de Müller e la Geschichte der Republik Zürich di J. K. Bluntschli. Importante anche la biografia di Zwingli (1842). ...
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Farel, Guillaume
Riformatore francese (Gap, Delfinato, 1489-Neuchâtel, Svizzera, 1565). Studiò a Parigi, e subì presto l’influenza dell’umanesimo religioso di Lefèvre d’Étaples; deciso e conseguente, [...] , poco a poco, accanto alla personalità del nuovo riformatore, la figura di F. venne perdendo rilievo e colore. Staccandosi da Zwingli, egli finì con l’accogliere la teologia di Calvino: e ritiratosi a Neuchâtel (1552) vi stabilì una Chiesa di tipo ...
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Figlio (Marburgo 1504 - Kassel 1567) di Guglielmo II e di Anna di Meclemburgo, successe al padre nel 1509 e assunse il governo nel 1518, dopo un periodo di reggenza degli Stati e della madre. Debellò la [...] alla riforma, propugnò l'unione degli stati protestanti dell'Impero e promosse la conferenza religiosa di Marburgo, fra Lutero e Zwingli (1529); aderì alla lega di Smalcalda e riuscì (1534) a rimettere sul trono il duca Ulrico del Württemberg, fatto ...
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zuingliano
żuinġliano (o żwinġliano) agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al riformatore religioso svizzero Huldreich Zwingli (in forma italianizzata Ulrico Zuinglio, 1484-1531) e alle sue dottrine (v. zuinglismo); seguace di Zwingli e dello zwinglismo.