ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] maggior fortuna ebbero i tentativi di A. nei riguardi di Zwingli, che il nunzio E. Filonardi, munito di una lettera papale Appunto allora, nella riunione di Zurigo (primavera del 1523), Zwingli iniziava il suo distacco da Roma. Anche i rapporti tra ...
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ZANCHI, Girolamo
Laura Ronchi
– Nacque ad Alzano Lombardo, oggi in provincia di Bergamo, il 2 febbraio 1516 da Francesco Terenzio e da Barbara Mozzi Morlotti, entrambi di nobile e antica famiglia. Girolamo [...] era entrato in contatto con il circolo di Juan de Valdés, appassionandosi a Erasmo da Rotterdam e al pensiero di Huldreich Zwingli e Martin Bucero. Nella scuola che Vermigli organizzò subito a S. Frediano Martinengo insegnò il greco, Lazise il latino ...
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MORATO, Fulvio Pellegrino
Lisa Saracco
MORATO, Fulvio Pellegrino. – Nacque a Mantova nella seconda metà del XV secolo con il nome di Pellegrino Moretto, che cambiò, secondo la moda umanistica, in Fulvio [...] studio per i giovani nobili e gli intellettuali della città, diffondendo riassunti delle opere di Erasmo, ma anche di Ulrich Zwingli e di Filippo Melantone. L’influenza di Erasmo già da tempo rappresentava un punto fermo nella visione di Morato: ne ...
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ROMANO, Lorenzo
Luca Addante
– Siciliano, a quanto pare di Messina (Scaramella, 1995, p. 94), se ne ignora la data di nascita.
Analoga incertezza avvolge tutta la sua vita, essendo rarissime le fonti [...] del movimento valdesiano chiamata dei «sacramentari» (non a caso animata, fra gli altri, da Bernaudo e Alois): quanti consideravano, come Uldreich Zwingli, l’eucaristia un simbolo e non il corpo di Gesù.
Fra il 1550 e il 1551 si aprì un’inchiesta su ...
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MAJORANO, Niccolò
Massimo Ceresa
Nacque a Melpignano, presso Otranto, intorno al 1491-92 da famiglia nobile originaria di Reggio Calabria.
È probabile che abbia appreso presto la lingua greca seguendo [...] il traduttore latino fosse un noto esponente dell'evangelismo, educato nella casa di Heinrich Bullinger e marito di Regula Zwingli, figlia del riformatore, oltre che futuro capo della Chiesa riformata zurighese. La traduzione italiana dell'opera, di ...
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ROSELLO, Lucio Paolo
Andrea Del Col
– Nacque a Padova da una nobile famiglia di giureconsulti di origine aretina.
Le notizie iniziali sulla sua vita sono carenti: divenne prete nel 1522 e si addottorò [...] , Brentz, Osiander, Urbanus Rhegius, Johann Spangenberg, ma in numero leggermente superiore sono i riformati, ossia Ecolampadio, Zwingli, Butzer, Calvino e un gruppo di strasburghesi: Otto Brunfels, Anton Corvinus e Willich Jodocus. L’ultimo terzo ...
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GAROLLO, Gottardo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Levico, nel Trentino, il 20 genn. 1850 da Antonio, armaiolo, e da Teresa Perina.
Svolti i primi corsi elementari nel paese natale, passò [...] individuale più spiccata, con qualche opportuna indicazione bibliografica". Si tratta di due maneggevolissimi volumi (Aa-Haydn e Haydon-Zwingli) per complessive 50.000 voci, il cui massimo pregio è costituito, in genere, dall'esattezza delle date, di ...
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VILLAFRANCA, Juan
Luca Addante
de. – Pochissimi sono i dati biografici noti su questo misterioso ma cruciale personaggio, attivo a Napoli nella prima metà del XVI secolo, il cui profilo è avvolto nell’oscurità; [...] ci fosse realmente il corpo di Cristo, sostenendo che essa fosse un mero simbolo, secondo le idee di Huldreich Zwingli. Subito dopo, passando al vero e proprio radicalismo, gli pose il problema «della divinità in Christo, negandola», giacché «diceva ...
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OCHINO, Bernardino
Miguel Gotor
OCHINO (Tommasini), Bernardino. – Nacque a Siena nel 1487, figlio del barbiere Domenico Tommasini.
Sulle origini del soprannome «Ochino» vigono da secoli le versioni [...] e paziente, denso di valenze esoteriche, avverso a rotture clamorose e per questo contrastato da Lutero, da Calvino e da Zwingli.
Negli anni di governo dei cappuccini, Ochino, grazie ai contatti stretti con i vescovi e le classi dirigenti cittadine ...
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GARZONI, Tomaso
Ottavia Niccoli
Nacque nel marzo 1549 a Bagnacavallo, in Romagna, nello Stato pontificio, da Pietro e Altabella Lunardi, di condizioni economiche modeste ma in grado di provvedere all'educazione [...] oltre agli eretici antichi, un buon numero di quelli moderni (Ecolampadio, Lutero, Calvino, Bullinger, Bucero, Ochino, Zwingli, Erasmo, Melantone, gli anabattisti, ecc.), offrendo un quadro abbastanza ampio delle loro rispettive opinioni, delle quali ...
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zuingliano
żuinġliano (o żwinġliano) agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al riformatore religioso svizzero Huldreich Zwingli (in forma italianizzata Ulrico Zuinglio, 1484-1531) e alle sue dottrine (v. zuinglismo); seguace di Zwingli e dello zwinglismo.