NEGRI, Giovenale
Adriano Prosperi
NEGRI, Giovenale (in religione Girolamo). –Nacque a Fossano (Cuneo) nel 1496 da famiglia della nobiltà locale.
Cambiò il nome Giovenale in Girolamo entrando nell’Ordine [...] sue prediche a Torino nel 1523-24 ricavò l’impulso ad accostarsi agli scritti di Martin Lutero e di Ulrich Zwingli. Fu così che intorno alla sua inquieta personalità si moltiplicarono accuse e sospetti di eresia. Il generale dell’Ordine Girolamo ...
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TELESIO, Antonio
Luca Addante
– Nacque a Cosenza verso il 1482 dai nobili Berardino e Giovanna Quattromani. Ebbe come fratelli Giovanni e Adriano.
Nulla di certo è noto sulla sua formazione. Pare avesse [...] , IX, Modena 1781, p. 259; G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, VII, 4, Modena 1792, pp. 1496-1498; H. Zwingli, Opera. Epistolarum, pars prima, Zurigo 1830, p. 131; F. Fiorentino, Bernardino Telesio. Ossia studi storici su l’idea della ...
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THIENE, Giulio
Giorgio Caravale
– Nacque a Vicenza il 4 novembre 1502 da Antonio. Nulla è noto per quanto riguarda la madre.
Nel 1530 compare come figura di spicco di una delle molte «congregazioni» [...] litterae numerosi rampolli delle migliori famiglie, distribuendo riassunti di scritti di Erasmo da Rotterdam, Martino Lutero, Huldreich Zwingli, Filippo Melantone. Allievi di Morato furono, oltre a Giulio Thiene e a suo fratello Brunoro, anche ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] , tramite gli agostiniani e in particolare Gerolamo Negri, fece la prima conoscenza con gli scritti dei riformatori, Lutero, Zwingli, Melantone: De captivitate Babylonica, De falsa et vera religione, Loci communes. Un progetto di recarsi con amici ...
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VERMIGLI, Piero Mariano (in religione Pietro Martire)
Michele Camaioni
– Nacque a Firenze l’8 settembre 1500. Fu il maggiore dei tre figli di Stefano, un agiato artigiano membro della corporazione o [...] e giungere, per la via di Trento o quella della Valtellina, a Zurigo. Qui fu accolto benevolmente dal successore di Zwingli, Heinrich Bullinger, che lo raccomandò al teologo di Basilea Oswald Myconius. Questi a sua volta lo indirizzò verso Strasburgo ...
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SILVIO, Bartolomeo
Lucio Biasiori
– Nacque a Cremona in una data imprecisata, ma verosimilmente situabile tra il 1510 e il 1520; risulta sconosciuto il nome dei genitori.
Non abbiamo documenti sul suo [...] che di merito: nel suo unico scritto uscito a stampa (il già citato De eucharistia del 1551) egli appare uno zwingliano ortodosso (Rotondò, 2008, p. 440).
Inoltre, ancora nel 1563 Bullinger chiedeva al capo della Chiesa di Coira Fabricius Montanus ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] processo inverso che ha come meta conclusiva l'eliminazione del primo errore, cioè il domma trinitario. Perciò sia Lutero sia Zwingli non cominciarono "a summo vitae aeternae cardine", ma l'uno dalla dottrina dei sacramenti e l'altro dalla remissione ...
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LINGUARDO, Francesco
Guido Dall'Olio
Nacque nei primi decenni del Cinquecento, da Beltrame; la famiglia era di origine pavese. Nel 1548 si trovava a Bologna, come collaboratore della bottega libraria [...] , S. Mainetti, il francescano L. Anguissola e molti altri. Il L. condivideva pienamente il loro orientamento, più vicino a H. Zwingli che a M. Lutero (un'informazione anonima, attribuibile al noto eretico bolognese G.B. Scotti, descriveva il L. come ...
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PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] il soggiorno a Basilea aveva iniziato a leggere con Perna libri di teologi ed eruditi protestanti, come Ulrich Zwingli e Bartholomäus Westheimer. Ulteriori indizi mostrano come, in quei primi anni basileesi, Perna si fosse integrato appieno nel ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] anche alla questione del purgatorio. Riguardo alla concezione dei sacramenti il M. rimane aderente alla teoria, sostenuta da Zwingli, secondo cui si tratta di segni, ma contestualmente denuncia anche il pericolo della deriva nell'anabattismo. L'opera ...
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zuingliano
żuinġliano (o żwinġliano) agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al riformatore religioso svizzero Huldreich Zwingli (in forma italianizzata Ulrico Zuinglio, 1484-1531) e alle sue dottrine (v. zuinglismo); seguace di Zwingli e dello zwinglismo.