Uomo politico (Zurigo 1819 - ivi 1882); entrato nel Partito radicale-liberale, divenne (1844) membro del Gran Consiglio cantonale, e (1847) suo presidente. Appoggiò l'approvazione della nuova costituzione [...] federale del 1848. Presidente del Consiglio nazionale (1849-50; 1855-56; 1862-63), esercitò vasta influenza politica sul governo cantonale fino all'avvento del Partito democratico (1867). Perorò la costruzione ...
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Astronomo (Zurigo 1886 - Oakland, California, 1956); emigrato negli Stati Uniti, lavorò dapprima all'osservatorio di Allegheny (1915-19), quindi all'osservatorio Lick in California (1919-38); fu poi prof. [...] di astronomia a Berkeley, California (1938-51). Studiò i moti proprî stellari e gli ammassi aperti, che classificò secondo uno schema utilizzato ancora oggi. Nel 1930 scoprì il fenomeno della estinzione ...
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Vulcanologo tedesco (Berlino 1871 - Zurigo 1948); compì numerosi viaggi di esplorazione e nel 1902, stabilitosi a Napoli, si dedicò allo studio dei vulcani italiani. Istituì in questa città un centro di [...] ricerche vulcanologiche, che ha funzionato fino al 1932. Fondò (1914) la Zeit schrift für Vulkanologie. A lui si deve, tra l'altro, la Storia del Vesuvio illustrata dai documenti coevi (1929, in collab. ...
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Esploratore tedesco (Monaco 1877 - Zurigo 1957); compì numerosi viaggi in Russia e in Asia, attraversando il Pamir (1900) e il Tibet (1903-05). Condusse quindi una spedizione antartica (1911-13) portandosi [...] dalla Georgia australe nel Mare di Weddell e scoprendo nuovi tratti di coste e, nel 1912, il promontorio del continente antartico sull'Oceano Indiano a 91º52′ long. E e 66º30′ lat. S che porta il suo nome ...
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Poeta e pittore svizzero (Zurigo 1730 - ivi 1788). Discepolo di J. J. Bodmer, nel duplice campo della sua attività sentì molto la natura, ma assai lontano dal polemico recupero che ne esigeva Rousseau [...] o da quello che ne aveva proposto Haller. La sua natura è arcadica, incantevole e fatua a un tempo; suo modello è Teocrito, suo genere poetico è l'idillio. Scrisse Idyllen (1756) e Neue Idyllen (1772), ...
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Musicista (Breslavia 1885 - Zurigo 1973). Studiò ad Amburgo, Francoforte sul Meno e Berlino, allievo di H. Pfitzner per la composizione. Nel 1907 la stima di G. Mahler gli valse la nomina a direttore del [...] Teatro tedesco di Praga. Dal 1927 fu direttore della Kroll-Oper di Berlino e poi dell'Opera di stato della stessa città che abbandonò nel 1933, con l'avvento del nazismo, per rifugiarsi negli USA dove, ...
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Botanico svizzero (Kilchberg, Zurigo, 1817 - Monaco di Baviera 1891), prof. all'univ. di Monaco (dal 1857); socio straniero dei Lincei (1890). Autore di fondamentali ricerche sulla teoria dell'ereditarietà [...] (introdusse il concetto e il termine di idioplasma), sulla struttura del protoplasma (introdusse il termine micella), su varî argomenti di fisiologia vegetale (accrescimento della membrana cellulare) e ...
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Fisico (n. Zurigo 1886 - m. 1976); prof. (1926) nell'univ. di Rostock, passò poi alla società Siemens. Si è occupato di varie questioni di elettronica e di fisica dello stato solido. Nel 1919 realizzò [...] il tetrodo; nel 1926 scoprì l'effetto granulare nella conduzione termoelettronica, detto anche effetto S.; un altro fenomeno da lui scoperto, detto anch'esso effetto S., è l'apparente diminuzione del lavoro ...
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Teologo svizzero (Morat 1808 - Zurigo 1888); è il più congeniale e fedele discepolo di F. Schleiermacher. In due opere di grande impostazione, Die Glaubenslehre der evangelisch-reformierten Kirche (1844-47) [...] e Die protestantischen Zentraldogmen (1854-56), dà un'esposizione della dogmatica della Riforma non più rielaborata da un secolo: confessione luterana e riformata devono integrarsi a vicenda; quella rappresenta ...
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Scrittore tedesco (Zurigo 1912 - Monaco di Baviera 1936). Si laureò a Monaco con K. Vossler. Compì varî viaggi in Italia, l'ultimo nel 1933 in Sicilia, in seguito al quale scrisse Gedenken an Trinakria. [...] Tutto dedito alla poesia concepita come valore assoluto, perseguitato dal regime nazista, finì suicida. Guardando ai modelli di Valéry, George e Rilke, fu poeta che, nella ricerca di valori incontaminati, ...
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zurighese
żurighése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo al Cantone di Zurigo, nella Svizzera settentr., e alla città di Zurigo (ted. Zürich), che ne è il capoluogo; abitante, originario, nativo della città o del cantone di Zurigo.
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...