Letterato (Bergamo 1693 - ivi 1762); l'opera sua più famosa è la Descrizione de' costumi italiani (1727; pubbl. anonima in trad. francese, col titolo Lettre sur le caractère des Italiens, in Bibliothèque [...] Italique, 1728-30); a Zurigo pubblicò il Paragone della poesia tragica d'Italia con quella di Francia (1732) e l'Apologia dell'Edippo di Sofocle contro le censure del signor di Voltaire (1742). ...
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CAROSIO, Giovanni
Luciano Segreto
Nacque a d Arona (Novara) il 6 genn. 1876 da Angelo e da Rosa Bertone. Le buone condizioni economiche della famiglia gli consentirono di studiare al politecnico federale [...] di Zurigo, dove ottenne la laurea in ingegneria meccanica. I contatti intessuti nel corso degli studi universitari, oltre che l'ottimo biglietto da visita costituito dal diploma svizzero, dovettero avere un ruolo decisivo nella scelta del giovane C. ...
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Filosofo e critico (Ludwigsburg 1807 - Gmunden 1887). Abbandonata la carriera ecclesiastica, fu nominato (1837) prof. di estetica a Tubinga, ma (1845) per gli intrighi degli ecclesiastici fu sospeso per [...] due anni; passò (1855) al politecnico di Zurigo, ritornò (1866) a Tubinga, andò infine (1868) al politecnico di Stoccarda. La sua opera più nota è l'Aesthetik oder Wissenschaft des Schönen (1846-57), di diretta derivazione hegeliana. Studiò ...
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Teologo riformato (Sonnborn, Elberfeld, 1802 - Bonn 1884). Il suo primo scritto importante (Über den geschichtlichen Charakter der kanonischen Evangelien, 1836) fu indirizzato contro la demolizione del [...] carattere storico dei Vangeli, operata da D. Strauss. Chiamato a Zurigo come professore di dogmatica e di storia ecclesiastica, pubblicò una imponente vita di Gesù (3 voll., 1844-47), ancor più decisamente anti-straussiana, una storia della Chiesa ...
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Chimico (Trieste 1921 - Milano 1989), allievo di A. Quilico a Firenze, poi di G. Natta a Milano; prof. di chimica organica industriale a Pisa (dal 1955) e quindi (dal 1968) di chimica macromolecolare al [...] Politecnico federale di Zurigo; socio nazionale dei Lincei (1988). È noto per rilevanti ricerche nel campo della sintesi di polimeri organici e della catalisi omogenea (in cui ha conseguito numerosi, importanti brevetti). ...
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Diplomatico veneziano (Venezia 1667 - ivi 1738). Fu segretario di legazione della repubblica di Venezia a Milano (1699-1702), inviato poi dal 1705 al 17o7 in Svizzera, dove negoziò e concluse trattati [...] di alleanza con i cantoni di Zurigo e di Berna (12 genn. 1706) e successivamente con la Lega dei Grigioni (17 dic. 1707): per essi Venezia otteneva libertà d'accesso alle valli alpine della Svizzera, rendendo così vano il blocco austro-spagnolo ...
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Pittore e scultore (Vienna 1925 - Milano 1969). Partecipò alla Resistenza dal 1943, fu poi arrestato a Roma dalle SS e liberato nel 1945; nel dopoguerra a Firenze si laureò in scienze politiche e sociali. [...] Nel 1947 a Zurigo conobbe M. Bill e iniziò l'attività grafica elaborando le prime serie di opere astratto-geometriche. Tra il 1948 e il 1955 visse alternando viaggi in Europa a lunghi soggiorni a San Paolo del Brasile dove collaborò alle attività del ...
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Bettini, Paolo. − Ciclista italiano (n. Cecina 1974). Professionista dal 1997, si è aggiudicato numerose classiche, tra cui la Liegi-Bastogne-Liegi (2000, 2002), la Milano-Sanremo (2003), la Classica di [...] San Sebastian (2005). Ha vinto il campionato di Zurigo (2001, 2005) e il Giro di Lombardia (2005, 2006). Nel 2003 ha vinto il campionato italiano. Tra il 2002 e il 2004 ha conquistato tre coppe del mondo. Nel 2006 si è aggiudicato la prova di ...
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Architetto spagnolo (n. Benimamet, Valencia, 1951), specializzato in ingegneria strutturale. È autore di un'architettura attenta alle forze che attraversano le costruzioni, talora cristallizzate in ardite [...] Bay, California, 2004; Quarto ponte sul Canal Grande a Venezia, 2004-08), di infrastrutture (stazione ferroviaria Stadelhofen a Zurigo, 1983-90; atrio della stazione ferroviaria di Lucerna, 1983-89; stazione TGV all'aeroporto di Satolas, Lione, 1989 ...
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Riformatore inglese (n. nel Somerset fine sec. 15º - m. Gloucester 1555). Monaco cistercense, la lettura di H. Zwingli e di J. H. Bullinger lo portò (1539) al protestantesimo; fuggì nel continente e fu [...] prima a Strasburgo, quindi a Zurigo col Bullinger. Tornato in Inghilterra (1549), H. si fece valido sostenitore del protestantesimo svizzero contro cattolici e luterani; cappellano di Somerset, poi di Warwick, nel 1550 fu nominato dal re vescovo di ...
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zurighese
żurighése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo al Cantone di Zurigo, nella Svizzera settentr., e alla città di Zurigo (ted. Zürich), che ne è il capoluogo; abitante, originario, nativo della città o del cantone di Zurigo.
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...