Giurista e uomo politico (Zurigo 1796 - ivi 1883); prof. di diritto al Politecnico di Zurigo (1821), deputato (1830-53), più volte presidente del Gran Consiglio e capo dell'opposizione liberale-conservatrice, [...] fu il redattore del primo codice penale zurighese (1835) e pioniere delle ferrovie svizzere ...
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Pittore su vetro (n. Zurigo 1510-1515 circa - m. 1562), uno dei più notevoli della Svizzera. Tra le sue opere, sono particolarmente importanti la serie di vetri (1557-62) per il chiostro del convento di [...] Muri, in Argovia, oggi nel Museo di Aarau, e quelli che si conservano nel Landesmuseum di Zurigo. ...
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Matematico tedesco (Chemnitz 1832 - Zurigo 1912). Prof. di geometria descrittiva all'univ. di Zurigo; per primo armonizzò la geometria descrittiva con la proiettiva in un classico trattato (Die darstellende [...] Geometrie, 1871; 3a ed. 1883-88), nel quale si studia per la prima volta in modo più completo l'introduzione delle coordinate proiettive ...
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Storico (Gottinga 1846 - Zurigo 1936), prof. all'univ. di Berna (1873), quindi (1887) di Zurigo. La sua opera più notevole è la Geschichte Europas seit den Verträgen von 1815 bis zum Frankfurter Frieden [...] von 1871 (10 voll., 1894-1924), sulla storia politica europea dal congresso di Vienna alla guerra del 1870 ...
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Fisico (San Gallo 1890 - Zurigo 1969), prof. di fisica (1920) nel politecnico di Zurigo. Si è prevalentemente occupato di questioni relative alla fisica dei raggi X e dei nuclei atomici. Al suo nome e [...] a quello di P. J. Debye è legato un metodo per ottenere diffrattogrammi con raggi X ...
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Medico (Ermatingen, Turgovia, 1871 - Zurigo 1938). Direttore della clinica medica dell'univ. di Zurigo, è noto specialmente per le ricerche sul sangue e sull'ematopoiesi. È stato il più autorevole sostenitore [...] della teoria dualista, secondo la quale gli elementi cellulari del sangue derivano da due cellule progenitrici distinte ...
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Ingegnere tedesco (Bergzabern 1821 - Zurigo 1881); addetto a lavori ferroviarî attraverso il Fichtelgebirge, vi rimase fino al 1847 occupandosi soprattutto della costruzione dei ponti. Nel 1849 ottenne [...] una cattedra al politecnico di Zurigo, del quale fu direttore dal 1872 al 1875. Può essere considerato il fondatore della statica grafica, da lui ridotta a un corpo omogeneo di dottrina. ...
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Oftalmologo (Zurigo 1831 - ivi 1886); direttore della clinica oculistica di Zurigo, per primo introdusse l'antisepsi nella tecnica operatoria oculistica: descrisse le diverse forme di herpes corneae e [...] allargò le conoscenze sull'ulcus corneae; portò un notevole contributo alla patologia del simpatico oculare, descrivendo assieme a C. Bernard la sindrome oculo-palpebrale da lesione del simpatico cervicale ...
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Umanista (Zurigo 1388 circa - Lucerna 1458 circa), cantore del capitolo di Zurigo. Scrisse tra l'altro, all'epoca del Concilio di Basilea, il De libertate ecclesiastica, il Dialogus de nobilitate et rusticitate [...] e il De credulitate daemonibus adhibenda, opere di polemica politico-religiosa nelle quali già si rivela il libero spirito critico del Rinascimento umanistico ...
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Erudito (Zurigo 1620 - ivi 1667). Orientalista, teologo e storico, riformatore dell'univ. di Heidelberg; è autore di una Historia ecclesiastica (9 voll., 1651-67) fino ai suoi tempi, ancor oggi molto utile [...] per la raccolta di fonti. Collezionò documenti dell'età della Riforma (anche sugli emigrati italiani), oggi a Zurigo (collez. Hottingeriana). Tra le altre sue opere il Thesaurus philologicus (1649) e l'Etymologicum orientale (1661). ...
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zurighese
żurighése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo al Cantone di Zurigo, nella Svizzera settentr., e alla città di Zurigo (ted. Zürich), che ne è il capoluogo; abitante, originario, nativo della città o del cantone di Zurigo.
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...