Poeta e pittore svizzero (Zurigo 1730 - ivi 1788). Discepolo di J. J. Bodmer, nel duplice campo della sua attività sentì molto la natura, ma assai lontano dal polemico recupero che ne esigeva Rousseau [...] o da quello che ne aveva proposto Haller. La sua natura è arcadica, incantevole e fatua a un tempo; suo modello è Teocrito, suo genere poetico è l'idillio. Scrisse Idyllen (1756) e Neue Idyllen (1772), ...
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Pittore italiano (Udine 1912 - Zurigo 1976), fratello di Dino e di Mirko, noto in arte con il nome di Afro; venuto a Roma col fratello Mirko, sentì l'influenza di Scipione e di Mafai. Si volse quindi al [...] neocubismo, sempre più affinando le sue doti di disegnatore e colorista, fino all'annullamento totale del disegno e dell'oggetto, dapprima attraverso un colore-luce che ha un'indiretta attinenza con la ...
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Pittore svizzero (Stampa, Grigioni, 1877 - Zurigo 1947). Studiò a Zurigo e a Parigi con E. Grasset. Vissuto in Italia dal 1902 al 1915, fu poi alternativamente a Stampa e a Zurigo dove prese parte al movimento [...] dada svizzero. Dal 1920 tornò a una pittura più oggettiva, rivolta soprattutto a temi religiosi e allegorici (affreschi nella villa Baldini a Malaggia e nel crematorio di Davos). Abile decoratore, diede ...
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Architetto (Köniz, Berna, 1882 - Arosa, Zurigo, 1940). Lavorò a Berlino dal 1908 al 1930, quando divenne professore al politecnico di Zurigo. Costruì case, ville, quartieri popolari, officine e scuole, [...] mediando tra l'architettura di tipo rustico e quella del razionalismo. Importanti anche i suoi studî sull'edilizia ospedaliera e sull'organizzazione delle abitazioni popolari ...
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Pittore e scrittore d'arte (Zurigo 1741 - Londra 1825). Figlio di Johann Kaspar, nel 1761 prese gli ordini nella chiesa evangelica riformata. Costretto, per le sue idee politiche, a lasciare la Svizzera, [...] Italia nel 1769 per studiare le antichità classiche (La disperazione dell'artista davanti alla grandezza delle rovine antiche, 1778, Zurigo, Kunsthaus), guardò con interesse anche a soluzioni manieriste; a Roma tra il 1770 ed il 1778 fu in contatto ...
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Pittore svizzero (Südernlinden, Berna, 1888 - Zurigo 1967). Allievo di A. Hölzel, fu successivamente influenzato dal cubismo e dall'arte di R. Delaunay, che lo aprì alla sperimentazione di forme astratte [...] nel 1923. I. continuò la sua attività didattica prima a Berlino (1926-31), poi a Krefeld (1932-38) e infine a Zurigo, dove fu direttore della scuola e del museo di arti applicate e della scuola di tessitura, e organizzò il Rietberg Museum. Negli ...
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Scultore svizzero (Wolfwill, Soletta, 1848 - Zurigo 1919). Ebbe fama per molti monumenti; popolare quello a Guglielmo Tell, ad Altdorf (1895). ...
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Architetto italiano naturalizzato inglese (n. Zurigo 1954). Allievo di A. G. Fronzoni, ultimati gli studi presso la Architectural Association di Londra, tra il 1986 e il 1988 ha lavorato con J. Pawson [...] (nello studio Pawson Silvestrin Architects), per poi aprire la Claudio Silvestrin Architects nel 1989 (con sede a Londra e, dal 2006, anche a Milano). S. è considerato un maestro del minimalismo contemporaneo, ...
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Storico dell'architettura svizzero (Praga 1888 - Zurigo 1968). Dopo essersi laureato in ingegneria meccanica, si volse alla storia dell'arte studiando a Zurigo e a Monaco con H. Wölfflin: la sua tesi Spätbarocker [...] due guerre propugnarono e diffusero il linguaggio razionalista. Dopo aver insegnato (dal 1938) a Harvard, nel 1946 fu nominato prof. a Zurigo. Il suo nome è legato soprattutto al saggio Space, time and architecture (1941; trad. it. 1954), nel quale G ...
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Storico dell'arte svizzero (Winterthur 1864 - Zurigo 1945), figlio di Eduard. Rappresentante della corrente della pura visibilità, propose nella sua opera Kunstgeschichtliche Grundbegriffe (1915) un sistema [...] suo maestro J. Burckhardt; passò poi (dal 1901) all'univ. di Berlino, a Monaco (dal 1912) e infine (dal 1924) a Zurigo. Sulla formazione di W. agirono da una parte la diretta educazione burckhardtiana alla storia della cultura, dall'altra le recenti ...
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zurighese
żurighése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo al Cantone di Zurigo, nella Svizzera settentr., e alla città di Zurigo (ted. Zürich), che ne è il capoluogo; abitante, originario, nativo della città o del cantone di Zurigo.
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...