(o glucidi) Sostanze ternarie composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, dette anche carboidrati perché molte di esse contengono idrogeno e ossigeno nelle stesse proporzioni dell’acqua. Dal punto di vista [...] in piccole quantità dal nostro organismo e viene utilizzato per la sintesi di polimeri complessi.
Disaccaridi
Quando due zuccheri semplici si combinano formano i disaccaridi, che si possono considerare come l’unione di due molecole di monosaccaridi ...
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Miscela di zuccheri, comprendente aldosi e chetosi, che si origina, in seguito a condensazione aldolica, per azione degli alcali sulla formaldeide, sull’aldeide glicolica o sull’aldeide glicerica (mista [...] a diossiacetone) ...
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Glicidi costituiti da polimeri, formati dalla condensazione di zuccheri semplici (monosaccaridi) o di alcuni loro derivati, quali acidi uronici, amminozuccheri ecc. con eliminazione di molecole d’acqua [...] → (C6H10O5)n+(n−1)H2O. Il numero n può assumere valori anche molto grandi; i p. contenenti da 2 a 9 molecole di zucchero prendono generalmente il nome di oligosaccaridi; per valori superiori di n si hanno i p. veri e propri; i p. che si trovano in ...
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trisaccaride Carboidrato, di formula generale C18H32O16, costituito da tre molecole di zuccheri semplici (o monosaccaridi), fra loro uguali o differenti; sono t., per es., il raffinosio e il melecitosio. ...
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Polimeri naturali ad alto peso molecolare relativo (20.000-400.000), solubili in acqua, largamente diffusi nelle piante come costituenti delle pareti cellulari, in genere associati con un arabano o un [...] , fucosio); hanno grande tendenza a gelificare, specialmente se si trovano in ambiente leggermente acido e in presenza di zuccheri. Le p. ben depurate si presentano sotto forma di polveri pressoché incolori; i prodotti commerciali sono colorati da ...
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(App. II, I, p. 801)
Dolcificanti artificiali. − I d., oltre che in naturali e di sintesi, si dividono in calorici e non calorici (o acalorici), a seconda che siano caratterizzati da un elevato o basso [...] di liquerizia ne limita in molti casi l'uso.
Fra i d. non nutritivi si possono includere i cosiddetti levo-zuccheri (fruttosio, gulosio, ecc.), che in natura sono presenti nella forma destrogira; gli isomeri levogiri hanno lo stesso sapore dolce dei ...
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Chimico (Herisau 1862 - Carmel, California, 1915), prof. a Lafayette e a Chicago. È noto per ricerche di chimica organica (tautomeria, nitroparaffine, glicerina, zuccheri) e generale (valenza). ...
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Chimico (Ginevra 1857 - ivi 1937), prof. all'univ. di Ginevra, noto per importanti ricerche sul catrame di carbon fossile, sui derivati degli zuccheri, ma specialmente sugli alcaloidi (sintesi della papaverina, [...] della nicotina, ecc.). Da lui (e da T. Spengler) prende il nome la sintesi di P.-Spengler, preparazione di tetraidroderivati dell'isochinolina per condensazione di una β-aziletilemmina con un'aldeide e ...
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Chimico (Brno 1848 - Monaco di Baviera 1926), prof. di chimica agraria a Monaco (1879-1913); si è occupato prevalentemente di processi di raffinazione degli zuccheri, conservazione delle sostanze alimentari, [...] estrazione dei grassi. Con il suo nome è noto un estrattore di solidi per mezzo di liquidi ...
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epimeria
epimerìa [Comp. di epi- e -meria] [CHF] Isomeria presentata da composti otticamente attivi (composti epimeri), con più atomi di carbonio asimmetrici, quali gli zuccheri, che differiscono per [...] una diversa distribuzione spaziale dei gruppi fissati all'atomo di carbonio asimmetrico, adiacente al gruppo carbonilico, per modo che di due composti epimeri, uno è l'immagine speculare dell'altro. La ...
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zuccherare
v. tr. [der. di zucchero] (io zùcchero, ecc.). – Lo stesso che inzuccherare. ◆ Part. pass. zuccherato, com. anche come agg., addolcito con zucchero: acqua zuccherata; mi piace il caffè bene, o poco, zuccherato. Anche fig., in qualche...
zuccheriere
zuccherière s. m. [der. di zucchero]. – Industriale che opera nel settore della fabbricazione dello zucchero: uno dei più grossi z. dell’Emilia.