Storico bizantino pagano (seconda metà sec. 5º - inizî sec. 6º d. C.), vissuto almeno per un certo tempo a Costantinopoli. La sua opera (῾Ιστορία νέα) comprende le vicende dell'Impero romano sino al 410 d. C. Il 1º libro riassume gli avvenimenti dei primi tre secoli; i libri 2º-4º trattano il 4º sec.; il 5º e il 6º sono una particolareggiata esposizione degli anni 395-410. Fonti di Z. furono certamente ...
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Greco (m. 418), successore di Innocenzo I (417). Favorì dapprima Pelagio e Celestio, nonostante l'opposizione dei vescovi africani, salvo poi mutare atteggiamento. Provocò rimostranze da parte dei vescovi della Gallia col concedere favori inusati alla sede di Arles retta dal suo amico Patroclo, e anche in Roma non fu ben visto. Il suo culto è attestato a partire dal sec. 9º. Festa, 26 dicembre ...
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Zòsimo di Panopoli. – Alchimista egiziano (fine III - inizi IV sec. d.C.). Registrato da alcune fonti come originario di Panopoli o di Tebe, mentre altre ne collocano il luogo di nascita ad Alessandria, a [...] di un ampio corpus di trattati dedicati agli aspetti più tecnici della materia, quali Degli apparecchi e delle fornaci di Zosimo di Panopoli (Venezia, Biblioteca Marciana, gr. 299), tra i suoi scritti più noti vanno citati un manuale di chimica in ...
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Sofista greco della seconda metà del sec. 5º d. C., autore di un dizionario retorico e di un commento alle orazioni di Lisia e di Demostene. Resta un'introduzione biografica su Demostene. ...
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Romano, successore di Zosimo, resse la Chiesa dal 28 dic. 418 al 4 sett. 422. Eletto in competizione coll'arcidiacono Eulalio, la sua posizione restò incerta finché, dopo il 2º sinodo di Ravenna (maggio [...] 419), l'imperatore Onorio si decise per lui. B. combatté il pelagianesimo, attese con zelo all'organizzazione gerarchica della Chiesa e ricondusse l'Illirico orientale sotto l'autorità di Roma. Festa, ...
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Arcidiacono, alla morte di papa Zosimo, fu eletto, per la protezione del prefetto di Roma Simmaco, il 27 o 29 dic. 418, in opposizione al papa Bonifacio I. Fu deciso dalla corte ravennate di dirimere la [...] questione con un sinodo (419); ma dopo i tumulti suscitati a Roma da E., Bonifacio, con l'appoggio dell'imperatore Onorio, fu riconosciuto legittimo pontefice ...
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Vescovo di Augusta in Baviera. Venerato (dal 1252) come primo vescovo della città, quantunque le più antiche recensioni (sec. 11º) delle liste episcopali nominino come tale uno Zosimo. Secondo documenti [...] leggendarî (dal sec. 8º in poi), sarebbe zio di s. Afra, che avrebbe anche seguito nel martirio. Festa, 26 febbraio ...
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Preposto dal 412 alla morte (426) alla sede episcopale di Arles, si batté accanitamente per affermarne il primato sulle altre sedi della Gallia meridionale; in ciò fu assecondato dal papa Zosimo che nel [...] 417 attribuì ad Arles una particolare autorità nella Gallia Viennensis e Narbonensis I e II, mentre il papa Bonifacio I limitò in vario modo i poteri di Patroclo. Promosse il culto di san Trofimo; combatté ...
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Prete di Sicca Veneria (oggi el-Kef, in Tunisia), due volte scomunicato in Africa, probabilmente per comportamento immorale, ambedue le volte ricorse, contro il diritto accolto in Africa, al vescovo di [...] Roma, prima Zosimo, poi Celestino II, dai quali fu rinviato in Africa e reintegrato nelle sue funzioni (418 e 426): ma, ritornato in Africa, lo stesso A. nel 426 si confermò reo innanzi a un concilio a Cartagine. L'episodio, e il valore del divieto ...
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Filologo e storico tedesco (Strasburgo 1881 - Amburgo 1959). Prof. di storia antica all'univ. di Strasburgo, Giessen, Tubinga e di antichità classica a Halle; autore di studî su Teopompo, cui attribuì [...] le Elleniche di Ossirinco, e su Zosimo. Opere principali: Polybius (1913); Der judische Historiker Flavius Iosephus (1920); Eusebius als Historiker seiner Zeit (1929). Si occupò del Marmo Pario e fece ricerche su Tucidide. ...
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