magia
Adriano Favole
Un antico modo di controllare il mondo
La magia è un fenomeno complesso che ritroviamo nei racconti di fantasia, nel cinema ma anche nella vita reale delle società umane. Gli antropologi [...] del termine conferma questa idea: magia deriva del termine magi con cui i Greci definivano i sacerdoti dello zoroastrismo, un’antica religione dell’Iran (Persiani). I Greci consideravano i magi come esorcisti, indovini, fattucchieri e imbroglioni ...
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Parola araba che significa "appartenente alla gente della dhimmah", ossia alla gente munita d'un patto di protezione, e designa il non musulmano suddito dello stato islamico. Tale sudditanza è ammessa [...] rivelata, ossia professi il cristianesimo o il giudaismo (l'esempio era stato dato da Maometto) e non, p. es., il zoroastrismo; sono imposte loro condizioni umilianti, come l'obbligo di vesti o contrassegni speciali, il divieto di andare a cavallo, l ...
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Vedi SOGDIANA, Arte della dell'anno: 1966 - 1997
SOGDIANA, Arte della
D. Mazzeo
Red
D. Mazzeo
Il nome di Sogdiana designava anticamente il territorio compreso tra l'Oxus (odierno Āmū-Daryā) e lo Iaxarte [...] luogo a tante interpretazioni (oltre quella già citata del Belenickij; ricordiamo l'ipotesi dello Jakubovskij che pensa allo zoroastrismo, e nel morto riconosce Shiyavush, eroe celebrato nell'epica iranica, e identificato dal Tolstov con il paredro ...
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INTOLLERANZA
Alberto Pincherle
È l'atteggiamento di chi, nella religione come nella politica o nella scienza, sente così forte l'attaccamento per le proprie idee, opinioni, sentimenti, da non potere [...] - e rientrano nel gruppo non solo il giudaismo, il cristianesimo e l'islamismo, ma anche il buddhismo, lo zoroastrismo e il manicheismo - hanno altre caratteristiche comuni, logicamente e storicamente legate da un rapporto di stretta necessità con le ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] raffronti con edifici di epoca sasanide e da una forma estremamente raffinata delle volte, è forse un tempio del fuoco zoroastriano di epoca protoislamica. Tra i rari esempi di edilizia del potere non legata direttamente al sovrano spicca il sito ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , mancando di un centro unico, si è divisa in un'infinità di sette tra loro contrastanti (v. buddhismo).
Zoroastrismo. - Anche la "chiesa" iranica ha avuto un fondatore, Zarathustra, che contro l'antica religione nazionale politeistica stabilì quella ...
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L'archeologia dell'Iran. Il mondo degli imperi iranici
Bruno Genito
Peter Calmeyer
Rémy Boucharlat
Pierfrancesco Callieri
Marco Loreti
Antonio Invernizzi
Gennadij A. Košelenko
Domenico Faccenna
Carlo [...] sua grande sala cruciforme non come sala del trono ma come čahār tāq, cioè come la parte del tempio del fuoco zoroastriano in cui il fuoco veniva custodito e venerato (avanzata da M. Azarnoush), permette non solo di inquadrare con maggiore coerenza l ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] tema degli esseri supremi in una delle sue implicazioni più significative: quella dell’origine dei monoteismi. Lo zoroastrismo, considerato come un monoteismo d’ispirazione ebraica, è per Pettazzoni conseguenza di una riforma radicale nei confronti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gnosi
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo gnosticismo delle origini nasce in epoca ellenistica e si sviluppa nei primi secoli [...] 1958) che si deve distinguere un dualismo radicale (che pone i due principi come coeterni, di cui sarebbero esempi lo zoroastrismo, il manicheismo e il mandeismo, e alcune dottrine catare medievali) da un dualismo mitigato, dove il principio negativo ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] , ebbe un'estensione molto più grande, un'organizzazione più perfetta e un'importanza universale nel parsismo (v.: e cfr. zoroastrismo), nel quale tutto il mondo degli esseri spirituali è diviso in due partiti accentrati intorno ai due capi, fin da ...
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zoroastrismo
żoroastrismo (meno com. żaratustrismo) s. m. – La religione dell’antico Iran fondata all’inizio del 1° millennio a. C. da Zoroastro o Zaratustra, tramandata attraverso l’Avestā, ampia raccolta di testi sacri, liturgici e rituali,...
zoroastriano
żoroastriano agg. e s. m. (f. -a) [dal nome del fondatore della religione, Zoroastro (v. zoroastrismo)]. – Dello zoroastrismo: la letteratura z.; la liturgia, l’etica zoroastriana. Come sost., seguace dello zoroastrismo.