Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] più comunemente usato quando si discute l'origine e l'evoluzione dell'uomo è quello impiegato per indicare i membri della famiglia zoologica dell'uomo, che, come suggerito da J. E. Gray (v., 1825 e 1827), è stata denominata Hominidae. Le specie e gli ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] svilupparono due nuove scienze, la chimica e l'elettrologia. Nelle scienze della vita, accanto alle classificazioni zoologiche e botaniche che conservavano la fissità delle categorie aristoteliche di genere e specie, nuovi criteri descrittivi resero ...
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Estetica ambientale
Paolo D’Angelo
Una svolta nell’estetica
Per lo meno a partire dagli inizi dell’Ottocento, l’estetica si è autocompresa come filosofia dell’arte. Ancora nella Kritik der Urteilskraft [...] come essenziale la scienza naturale in senso stretto, e del resto i suoi esempi sono sempre tratti da biologia, zoologia, botanica, ecologia, geologia, o persino da astronomia, chimica e genetica. Tuttavia, se si assume che per ammirare esteticamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Darwin in Italia
Barbara Continenza
Traduzioni e conferenze popolari
Con il titolo Sull’origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l’esistenza [...] di conferenze popolari sul tema della scimmietà era stato, l’11 gennaio del 1864, Filippo De Filippi, dal 1847 professore di zoologia e direttore del Museo dell’Università di Torino, con la sua celebre lettura L’uomo e le scimmie, che sarebbe stata ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] di Konrad von Gesner, in particolare della sua Historia animalium (1551-1558), per la quale è considerato il fondatore della zoologia moderna. Anche egli si servì, arricchendola, dell'opera di altri; per esempio, il quadrupede americano simile a una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo vivente: le piante, gli animali e gli uomini
Antonio Clericuzio
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In questo capitolo sono trattate le dottrine dei Greci [...] tipo linneiano, basata sulla distinzione tra generi e specie. Non solo, ma la tassonomia non è mai lo scopo principale della zoologia di Aristotele, anche se essa è ricavabile da alcuni testi aristotelici. Infine, egli non adotta un unico criterio di ...
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NIFO, Agostino
Margherita Palumbo
NIFO, Agostino – Nacque intorno al 1469-70 a Sessa Aurunca da Giacomo, di origine calabrese, e dalla suessana Francesca Galeoni.
A lungo si è dibattuto sul luogo di [...] intelligibilis, Leiden 1995, pp. 71-89; E. De Bellis, Il pensiero logico di A. N., Galatina 1997; S. Perfetti, Le «expositiones zoologiche» di A. N., in Schola Salernitana. Annali, III-IV (1998-99), pp. 95-123; E.P. Mahoney, Two Aristotelians of the ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia
Thérèse-Anne Druart
Scienza e filosofia
Nella cultura islamica medievale manca una netta distinzione tanto tra filosofia [...] , alle piante ‒ tra cui un testo sui gigli d'acqua ‒ e alla farmacologia. Scrisse inoltre un commento alle opere zoologiche di Aristotele e, nei suoi testi filosofici, mostrò un grande interesse per il comportamento animale, a cui fece ricorso per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] di cattedra fossero coniugati.
Con la fine del fascismo, nel 1943, Montalenti venne chiamato alla cattedra di biologia e zoologia generale della facoltà di Medicina dell’Università di Ferrara. Nel 1944 la facoltà di Scienze dell’Università di Napoli ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] ricorso in modo particolare al metodo comparativo. Per p. comparata in senso stretto si intende la p. animale o zoologica; in un’accezione più vasta, il termine comprende anche la p. differenziale e la p. genetica o evolutiva (studio comparativo ...
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zoologia
żoologìa s. f. [comp. di zoo- e -logia]. – Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni; si divide in varie sezioni (sistematica zoologica, che studia le relazioni filogenetiche...
zoologico
żoològico agg. [der. di zoologia] (pl. m. -ci). – 1. Attinente alla zoologia: geografia z., sinon. di zoogeografia; sistematica z., o classificazione z., studio degli animali sotto l’aspetto descrittivo e in rapporto alle loro affinità...