CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] di Azzo Visconti (1334). I destini della città padana furono legati quindi alle fortune politiche dei Visconti fino bonifica finalizzati alla creazione di nuovi quartieri nella zona sudorientale della città e costituisce un episodio significativo ...
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LIGURIA
A. De Floriani
Regione dell'Italia nordoccidentale, caratterizzata da un territorio prevalentemente montuoso, solcato da strette valli perpendicolari alla costa del Mar Ligure.La L. è costituita [...] , è confermata soprattutto dalla scelta, innovativa nella zona, del parato lapideo; per San Remo, poi ), pur se di qualità non eccelsa, si collegano alla produzione padana occidentale (per es. il Cassiodori expositionis Psalmorum compendium, Torino, ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] 'assedio i Milanesi eressero una fortificazione stabile detta Castelnuovo. La zona in collina del Baradello, che permetteva il controllo dell'arteria d'accesso a C. dalla pianura Padana, presentava in quell'epoca muri e difese risalenti al periodo ...
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FERRARA
B. Ward-Perkins
(Ferraria nei docc. medievali)
Città dell'EmiliaRomagna, capoluogo di provincia, situata sul Po di Volano, a pochi chilometri a S del Po.Le vicende di F. sono direttamente legate [...] corso Porta Reno e via Ragno ha chiarito le origini e le trasformazioni di una zona sviluppatasi, forse già nel sec. 8° o nel 9°, lungo il Po di graffita e invetriata, molto diffusa nell'Italia padana del Quattrocento e Cinquecento, recenti indagini ...
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VICENZA
G. Lorenzoni
(lat. Vicetia)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata alla confluenza del fiume Retrone con il Bacchiglione.
Antica città romana, sede di municipium dal 49 a.C., V. a [...] . In questa sorta di quadrante, manca il S-O: è la zona della cattedrale e dell'episcopio (Barbieri, 1988, p. 279).
Dopo l ; D. Benati, Jacopo Avanzi nel rinnovamento della pittura padana del secondo Trecento, Bologna 1992; La pittura nel Veneto ...
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BARLETTA
P. Belli D'elia
(lat. Baruli, Barulum)
Centro costiero della Puglia, in prov. di Bari, al limite settentrionale della Terra di Bari, presso la foce dell'Ofanto. A detta di Guglielmo Appulo [...] della via per Trani (dove si installarono i cambiavalute) e a N la zona costiera in cui si allineavano una serie di conventi e ospedali (per es della presenza di maestranze in rapporto con l'area padana, attive anche nella fase rogeriana del duomo di ...
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AOSTA
C. Segre Montel
(lat. Augusta Praetoria Salassorum; franc. Aoste)
Città dell'Italia nordoccidentale e capoluogo della regione Valle d'Aosta. Colonia romana dal 25 a.C., A. fu fondata su un ampio [...] nel quadro della trasformazione profonda dell'organizzazione padana in età tardoantica, senza subire rilevanti modifiche comunità monastica femminile. Il teatro era stato riutilizzato come zona di insediamento; riportato in disegni del sec. 17° ...
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urbanistica
Fabrizio Di Marco
Progettare città e territori
L’analisi dell’ambiente e la sua progettazione hanno impegnato l’uomo sin dalle sue origini. L’urbanistica si è sviluppata attraverso i millenni: [...] di 10.000 abitanti, divisa in tre parti: zona pubblica, zona privata e zona sacra.
Il sistema cosiddetto ippodameo fu impiegato per : i confini dei poderi di vaste zone della Pianura Padana seguono ancora oggi la centuriazione.
Città romane
I Romani ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] private urbane nell'Italia centrosettentrionale, in Paesaggi urbani dell'Italia padana nei secoli VIII-XIV, Bologna 1988, pp. 157-71 di reimpiego più o meno rilavorati, mentre variano da zona a zona le soluzioni tecniche adottate per la posa in opera ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] un formulario transalpino, le navate combinano insieme radici padane e importazioni d'Oltralpe in esiti originali; nelle longitudinale delle navate è poi di altezza inferiore a quella della zona orientale, che, come si è detto, è tutta voltata. La ...
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capolega
capoléga s. m. e f. [comp. di capo e lega1] (pl. m. i capiléga, pl. f. le capoléga). – Chi è a capo d’una lega. In partic., nella zona padana, prima del fascismo, segretario sindacale di una lega comprendente i braccianti agricoli...
braida
bràida s. f. [lat. mediev. braida, di origine longob.]. – Termine che indicò anticamente un campo suburbano coltivato a prato ed è tuttora in uso, nelle varie forme dialettali (braida, breda, bradia, braia, ecc.), in gran parte della...