Vedi MANTOVA dell'anno: 1961 - 1995
MANTOVA (v. vol. IV, p. 820)
A. M. Tamassia
Fino al Medioevo la città sorgeva nella parte NE di un'isola tra le paludi del Mincio, posizione che doveva contribuire [...] ceramica etrusca sovradipinta, alto-adriatica ed etrusco-padana; anfore greche e greco-italiche; iscrizioni trovamento sporadico di un cratere dello stile di Kerč, in una zona poi usata come sepolcreto romano, potrebbe fornire un indizio.
Per ...
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LUPA Capitolina
F. Castagnoli
Così vien chiamata comunemente la statua di bronzo, conservata nel Museo dei Conservatori a Roma, rappresentante una lupa che, solidamente piantata sulle quattro zampe, [...] mostrando i denti dalla bocca semiaperta; la zona sopraccigliare è contratta in pieghe sinuose, gli 77 ss.; E. Strong, in Scritti in onore di B. Nogara, Città del Vaticano 1937, p. 475 ss. Stele felsinea: Mostra Etruria Padana 1960, Catalogo, n. 720. ...
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Vedi TERRAMARICOLA, Civilta dell'anno: 1966 - 1997
TERRAMARICOLA, Civiltà
A. M. Sestieri
Cultura protostorica che prende nome dal termine emiliano "terra marna", indicante un tipo di terreno particolarmente [...] essenzialmente di difesa contro le inondazioni periodiche della Val Padana, che, a causa di un generale irrigidimento a doppio taglio. Confronti con le culture della zona centro-europea.
Le necropoli terramaricole finora conosciute appartengono ...
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Giovanni Caprara
Sismologia. Perché trema l’Emilia
Purtroppo ce ne eravamo dimenticati: anche la pianura Padana è zona sismica. L’ultimo evento, nel 1570, aveva provocato danni perfino maggiori. La causa [...] . Il timore era dunque che l’evento si ripetesse provocando una paralisi senza fine della regione.
Le cause dei terremoti in Val Padana sono sempre le stesse, sia nel Cinquecento sia oggi.
Esse sono il frutto dello scontro in atto e continuo tra la ...
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DALLE VACCHE, Filippo (Filippo da Caravaggio)
Alda Guarnaschelli
Fu attivo come architetto nella seconda metà del sec. XV in territorio bresciano. Non v'è traccia, allo stato attuale delle ricerche, [...] si alternano motivi della tradizione costruttiva tardogotica padana a precoci accenni di un linguaggio rinascimentale in alzato, specie nell'impostazione della cupola direttamente sulla zona presbiteriale, con pennacchi di raccordo e basso tamburo ...
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lino
Giorgio Bertoni
Una pianta in concorrenza con il cotone
Il lino è una pianta utilizzata da millenni per produrre tessuti per abiti e biancheria, ma non soltanto. L’avvento del cotone ne ha un po’ [...] una vasta area euroasiatica che comprendeva Mesopotamia, Mar Caspio e zona orientale del Mar Nero. La sua diffusione fu rapida e dove più ricca era la dotazione idrica, dalla Pianura Padana all’Inghilterra, all’Europa continentale (Germania, Olanda, ...
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Vedi ADRIA dell'anno: 1958 - 1994
ADRIA (᾿Αδρίας Atrĭa)
G. Brusin
Antica città del Veneto. Dista ora 22 km dal mare, ma in antico doveva estendersi sopra una laguna facilmente accessibile dall'Adriatico. [...] 1, 26), attestate anche dai resti della caratteristica ceramica cordonata, a zona nere e rosse, del III periodo atestino. Nei secoli VI e V principale porto dell'Adriatico per l'importazione nella valle padana dei prodotti greci. Gli scavi di A., resi ...
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AGOSTA
G. Uggeri
Il toponimo, di tradizione ininterrotta (Augusta in documenti dal 964) nella zona SO delle Valli di Comacchio (Ferrara), deriva dalla Fossa Augusta fatta scavare da Augusto sfruttando [...] in parte un alveo senescente del Po (Padusa) per collegare la navigazione padana con il nuovo porto militare di Ravenna. Una statio Augusta, evidentemente sulla Fossa, è testimoniata nel IV sec. dalla Tabula Peutingeriana (segm. 5,1) tra le tappe ...
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QUINTO FIORENTINO
G. Caputo
Zona della pianura dell'Arno, sulla destra di questo fiume, ad occidente di Firenze, corrispondente al quinto miglio della strada romana, nota per due sepolcri etruschi a [...] appare nell'Etruria interna settentrionale con una documentazione esplicita, ai piedi dell'Appennino e dei valichi verso la pianura padana. L'Arno viene ad assumere in tali questioni una posizione nuova, tenendo conto delle origini di Pisa secondo le ...
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Marcabò
Adolfo Cecilia
Località all'estremo nord-est della pianura romagnola, fra Sant'Alberto e il ponte di Primaro. Vi sorse un castello, costruito dai Veneziani nel 1260 (o nel 1258) per dominare [...] ) e lo distrussero. Il nome rimase poi a una zona paludosa, oggi bonificata, compresa tra l'antico corso del Lamone lo ricorda in If XXVIII 75, come uno dei limiti della pianura padana: rimembriti di Pier da Medicina, / se mai torni a veder lo ...
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capolega
capoléga s. m. e f. [comp. di capo e lega1] (pl. m. i capiléga, pl. f. le capoléga). – Chi è a capo d’una lega. In partic., nella zona padana, prima del fascismo, segretario sindacale di una lega comprendente i braccianti agricoli...
braida
bràida s. f. [lat. mediev. braida, di origine longob.]. – Termine che indicò anticamente un campo suburbano coltivato a prato ed è tuttora in uso, nelle varie forme dialettali (braida, breda, bradia, braia, ecc.), in gran parte della...