Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] avvenuti nel corso del secolo nei confronti di quattro gruppi-vittima: gli Armeni (1915-16), gli Ebrei (1941-45), gli Zingari (1941-45), i Tutsi (1994).
Armeni. - A inaugurare la catena dei g. novecenteschi è stato lo sterminio della minoranza armena ...
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I campi di concentramento
Francesco Tuccari
Con l’espressione «campo di concentramento» si indica in senso lato un’ampia tipologia di luoghi di reclusione e di internamento finalizzati alla deportazione, [...] identità sociale (per es. i kulaki in Unione Sovietica), etnica e/o religiosa (per es. ebrei, polacchi, zingari), prigionieri militari e civili di guerra, e ancora elementi variamente considerati pericolosi o indesiderabili come i criminali comuni ...
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Termine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto [...] testimonianza nelle memorie di coloro che riuscirono a sopravvivere. Vittime dello sterminio, oltre agli Ebrei, furono anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici.
In Italia il regime fascista aveva emanato nel 1938 le leggi ...
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Società multietnica
di Roberto De Angelis
l'appartenenza etnica
Tutti gli Stati nazionali moderni possono essere considerati delle s. m., in quanto comprendono nel loro territorio, in diversa misura, [...] , esaltando la nuova s. m. e multiculturale. Il caso dei Rom e dei Sinti in Italia è paradigmatico.I numerosi Zingari giunti in diverse ondate dai Paesi dell'Est devono essere considerati in gran parte profughi di una diaspora che ha anticipato e ...
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Resistenza
Luca Baldissara
Precisazioni storiche e concettuali
In età contemporanea, ossia nell'epoca di eserciti nazionali che esprimono il 'popolo in armi', le manifestazioni di r. assumono un profilo [...] procedere a forme di pulizia etnica di settori di popolazione ritenuta razzialmente inferiore e socialmente pericolosa (ebrei, slavi, zingari), dunque da discriminare e, se possibile (e la guerra lo rese in parte tragicamente possibile), da estirpare ...
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L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] teorizzato. Sono gli esiti barbarici della civiltà occidentale verso l’«altro» esterno e l’«altro» interno (gli ebrei o gli zingari). Ora, Israele si trova, di fatto e simbolicamente, all’incrocio di questi due complessi. Da un lato rappresenta il ...
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di Bruno Tobia
Nel lessico storico-politico corrente, l'ampio uso della formula campo di concentramento, che raggruppa sotto una stessa locuzione realtà differenti, rischia di far sfumare nell'indistinto [...] a gas o lo sterminio attraverso il lavoro, gli esperimenti medici, la fame di centinaia di migliaia di ebrei, zingari, slavi, asociali, prigionieri di guerra o politici raggiunse il vertice di un processo pensato su scala industriale e realizzato ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] mondiale dominato dalla cosiddetta razza ariana, i tedeschi e i popoli del Nord, in cui alcuni popoli (ebrei, zingari in primis) erano destinati inizialmente all'estinzione (attraverso politiche di eutanasia e di sterilizzazioni forzate) e poi allo ...
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Il Novecento
Antonio Menniti Ippolito
La nascita del secolo
L'età contemporanea è il periodo in cui viviamo e il tempo che sentiamo più vicino. Decidiamo allora di farla iniziare quando nascevano i [...] , che inizia a deportare e a sopprimere nei campi di sterminio, i Lager, assieme agli oppositori politici, agli zingari e agli omosessuali. Nessuno aveva mai architettato in precedenza un simile orrore con tanta ampiezza e sistematicità.
La Seconda ...
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TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] non solo degli Ebrei, ma anche dei gruppi che manifestavano una 'condotta estranea alla comunità' (i disabili, gli zingari, i 'degenerati' e, naturalmente, gli oppositori politici). Del resto, la stessa sorte era stata riservata persino ai militanti ...
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zingaro
zìngaro (o żìngaro; ant. o pop. zìngano, zìnghero o zìngherlo, tutti con pron. sorda o sonora) s. m. e agg. [adattam. ital. di uno dei nomi, Atsigan e più tardi Tsigan, dati agli Zingari per adattam. del gr. mediev. Αϑίγγανος, pop....