osef. Medico e membro delle SS (Günzburg, Baviera, 1911 - San Paolo, Brasile, 1979); uno dei più efferati criminali nazisti. Dopo gli studi di medicina orientati sulla morfologia razziale, nel 1937 divenne [...] . entrò (1943) nel lager di Auschwitz-Birkenau per approfondire la sperimentazione su centinaia di migliaia di detenuti ebrei e zingari, considerati subumani, e in partic. sui gemelli (ca. tremila bambini e adolescenti torturati sino alla morte) e su ...
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KOGĂLNICEANU, Mihail
Claudio Isopescu
Storico e uomo politico romeno, nato nel 1817 a IaŞi dove, per mezzo del suo primo maestro, prese contatto con lo spirito nazionalista della scuola latina transilvana. [...] di Alessandro Humboldt, pubblicò a Berlino nel 1837 uno studio: Romänische oder wallachische Sprache und Literatur, un saggio sugli Zingari e uno studio: Histoire de la Valachie, de la Moldavie et des Valaques transdanubiens. Tornato in patria, venne ...
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Pittore ungherese, nato il 28 dicembre 1839 a Nagyvárad (oggi Oradea-Mare), morto il 29 marzo 1905 a Monaco. Fu autodidatta ed esordì dipingendo insegne per le botteghe e scenografie. Aprì scuola ad Arad, [...] però qualche volta in patria. Creò la sua fama con scene della vita dei contadini e pescatori ungheresi e degli zingari e fu nella seconda metà dell'800 uno dei migliori pittori ungheresi del genere popolare. Le sue opere sono caratteristiche ...
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Abitare
Vinicio Ongini
La casa come bisogno e come diritto
Tutti gli uomini hanno bisogno di una casa; di un riparo che li difenda dal caldo, dal freddo, dalla pioggia, dal vento; di un rifugio sicuro; [...] Sono le case-barca dei fiumi della Cina, della Birmania e del Vietnam. Nelle Filippine quelli che vivono sulle barche sono chiamati 'zingari del mare'. Le case-barca, che servono anche per andare a pesca, sono dotate di una cucina e di letti. Ma come ...
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Pittore (Genova 1667 - ivi 1749). Fu dapprima ritrattista (ma non rimane nessun suo ritratto sicuro); si volse poi alla pittura di genere, prediligendo scene di monasteri e conventi di frati, aspetti della [...] - scene di monasteri animate da fantomatiche figure di frati, scene di magia o di occultismo, di soldati e di zingari, paesaggi e marine sinistre e tempestose - la materia plastica e luminosa gioca in arrischiate, instabili armonie, dando al soggetto ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] 7,1% della popolazione del paese). I Tedeschi sono oramai inferiori allo 0,5% (meno di 120.000 unità), gli Zingari superano le 400.000 unità, mentre si contano minime percentuali di Ucraini, Russi e Turchi.
Condizioni economiche. - All'indomani della ...
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turismo del welfare
loc. s.le m. Viaggio intrapreso da cittadini europei che necessitano di assistenza sociale verso altri Stati membri che concedono servizi sociali a tutti i cittadini comunitari.
• Esistono [...] mattina, su uno di questi blog, si potevano leggere simili perle: «Turismo del welfare, roba da parassiti. Come questi fottuti zingari, non fanno niente se non star seduti ad aspettare l’assegno sociale. Camere a gas, per tutti loro?». A sera, quello ...
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Poeta ceco (Praga 1810 - Litoměřice 1836); studiò filosofia e giurisprudenza; intraprese (1834) un viaggio a piedi, attraverso il Tirolo, a Venezia e Trieste. Visse solitario, nel mondo della fantasia [...] liberarsi degli schemi di un romanticismo deteriore. I difetti sono più sensibili nella narrativa (Márinka "Marietta"; Cikáni "Gli zingari"; frammenti del romanzo Kat "Il boia"), dove tuttavia non mancano pagine di grande vigore espressivo e di acuta ...
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Antica città al confine fra la Beozia e l'Attica, sulle pendici meridionali del Citerone, dominante la stretta odierna di Káza per cui passa la strada da Atene a Tebe; appartenente dapprima alla Beozia, [...] fu importante fortificazione strategica; i resti della cinta dell'epoca macedonica (nella località oggi chiamata Gyphtókastro, "Rocca degli zingari"), sono tra i più imponenti e i meglio conservati; nell'interno si hanno resti d'un edificio arcaico ...
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Commediografo italiano (Livorno 1867 - Milano 1951); insegnante nell'accademia di Brera a Milano (1915-35) e per alcuni anni (1911-19) direttore della Società italiana degli autori; esercitò anche la critica [...] le belle (1910); Mario e Maria (1915); Sole d'ottobre (1916); Parodi e C. (1925); La signora Rosa (1928), il suo testo più fortunato. Scrisse anche un romanzo sulla vita dei comici italiani, Gli ultimi zingari (1920), e un volume di ricordi teatrali. ...
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zingaro
zìngaro (o żìngaro; ant. o pop. zìngano, zìnghero o zìngherlo, tutti con pron. sorda o sonora) s. m. e agg. [adattam. ital. di uno dei nomi, Atsigan e più tardi Tsigan, dati agli Zingari per adattam. del gr. mediev. Αϑίγγανος, pop....