coloranti
Andrea Carobene
L'arcobaleno in una formula chimica
Divisi in tinture e pigmenti, i coloranti sono utilizzati nella produzione di cibi, di vestiti, ma anche per modificare il colore degli [...] leggermente la composizione chimica. I pigmenti possono anche essere bianchi, per esempio utilizzando ossido di titanio o di zinco.
Cibi più invitanti
Anche i cibi possono essere colorati, con coloranti sia artificiali sia naturali. Alcuni anni fa ...
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sodio Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto nei sali da A.S. Marggraf nel 1758 e isolato come metallo da H. Davy nel 1807. Simbolo Na, numero atomico 11, peso atomico 22,9898; del [...] e del perossido di s., come riducente in alcune metallurgie (titanio, zirconio), nella preparazione di leghe (s.-piombo, s.-zinco), come catalizzatore in reazioni di polimerizzazione ecc.
Ruolo biologico
Nell’uomo il s. è lo ione extracellulare più ...
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Fenomeno in virtù del quale la superficie di una sostanza solida, detta adsorbente, fissa molecole provenienti da una fase gassosa o liquida con cui è a contatto (per superficie si deve intendere non [...] evidenziato studiando un’isobara di a.; in fig. B è riportata l’isobara sperimentale di a. di idrogeno su ossido di zinco: la prima porzione discendente (I) della curva corrisponde all’a. fisico mentre le altre due porzioni discendenti (III e V ...
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sapone Nome con cui si indicano i sali degli acidi carbossilici con una lunga catena di atomi di carbonio, ottenuti generalmente da materie prime di origine naturale e usati principalmente come detergenti.
Proprietà [...] minerali, che provocano corrosione, si usano di solito alcuni acidi solfonici aromatici e gli ossidi di calcio, di magnesio, di zinco ecc.); di norma s’introduce in autoclave il grasso da saponificare, con acqua (30-60%) e con il catalizzatore (12 ...
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Acido carbossilico insaturo appartenente alla serie alifatica, CH3(CH2)7CH=CH(CH2)7COOH, acido cis-ottadecanoico; è probabilmente l’acido grasso più diffuso in natura, trovandosi sotto forma di gliceride [...] , per migliorare le proprietà del prodotto vulcanizzato e per favorirne il distacco dagli stampi. L’oleato di zinco, per le sue proprietà antisettiche, è un ingrediente di alcune preparazioni farmaceutiche per il trattamento di malattie ...
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Radicali liberi
Giuseppe Rotilio
Il significato di r. l. in biologia è uno dei concetti chiave per la comprensione non solo dei danni ossidativi prodotti dai radicali stessi, ma di tutte le funzioni [...] ·−−. Si è visto che esso è molto importante nel meccanismo dell'attività aggiuntiva dell'enzima superossido dismutasi a rame zinco (SOD1) che si esplica in alcune situazioni patologiche. Questo enzima è la difesa principale della cellula verso i ROS ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] v. neutro è un v. per usi chimici, né acido né basico, a base di borosilicati di alluminio, bario, sodio e zinco.
Il v. opaco si ottiene durante la lavorazione del v. trasparente o mescolando alla pasta vetrosa determinate sostanze.
Con v. organico ...
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Parte della chimica riguardante l’ottenimento di prodotti chimici dai carboni fossili, direttamente o dai sottoprodotti della distillazione distruttiva.
Cenni storici
In passato la c. ha avuto notevole [...] secondo stadio a un trattamento idrogenante in presenza di adatti catalizzatori (per es., miscele di cloruro di zinco e bromuro di alluminio) che, favorendo le reazioni di idrocracking degli idrocarburi aromatici policiclici, consentono di ottenere ...
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Elemento chimico di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01, di cui sono noti in natura gli isotopi stabili 126C, 136C (che ne costituiscono rispettivamente il 98,892% e l’1,108%), e 146C radioattivo [...] proprietà di ridurre, specie ad alta temperatura, numerosi ossidi metallici; ciò si sfrutta nella metallurgia del ferro, dello zinco e di numerosi altri metalli. L’ossido di c. si produce nella combustione incompleta del carbone. Industrialmente si ...
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Radicale monovalente, −CH3, derivabile dal metano per eliminazione di un atomo di idrogeno. Il blu di m. è un colorante sintetico del gruppo del trifenilmetano: polvere di colore blu scuro, solubile in [...] temperatura (300-450 °C) sia in mezzo acquoso a bassa temperatura (100-150 °C) in presenza di un cloruro metallico (zinco, ferro ecc.) come catalizzatore. Si ottiene anche per clorurazione del metano a temperatura di 350-450 °C: il metilcloruro si ...
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zinco
(o żinco, region. żingo) s. m. [dal ted. Zink] (pl. -chi, region. -ghi). – Elemento chimico di simbolo Zn, numero atomico 30, peso atomico 65,38, appartenente al secondo gruppo del sistema periodico, sempre bivalente; è un metallo di...
zincare
(o żincare) v. tr. [der. di zinco] (io zinco, o żinco, tu zinchi, o żinchi, ecc.). – Rivestire di un sottile strato di zinco (v. zincatura): z. una lamiera, l’interno di una pentola di rame. ◆ Part. pres. zincante (o żincante) anche...