Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata (v. fig.), che vibra e dà suono quando è percosso, in prossimità dell’orlo inferiore, da un batacchio interno b, o battaglio, o [...] c. è ad alto contenuto di rame (77-81%) e contiene anche piccolissime quantità di altri metalli (per es., zinco) che possono variamente influire sulle caratteristiche sonore della c. stessa. La prima fase della fabbricazione delle c. consiste nella ...
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Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto da J.A. Arfwedson (1817) nel minerale petrolite, ma isolato nel 1855 da R.W. Bunsen e collaboratori. Simbolo Li, numero atomico 3, peso atomico [...] interesse allo sviluppo di pile e accumulatori a sali fusi a base di questo metallo. Altre leghe sono con magnesio e zinco, mentre nel caso del piombo per materiali antifrizione e speciali cuscinetti l’aggiunta di l. è modestissima, meno di 0,05 ...
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Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunemente di seta o di cotone, con larghezza che raramente oltrepassa quella di una mano, usato per guarnizioni, orlature, legature. N. adesivo Striscia [...] magnetico si aggiungono di solito vari additivi: agenti antistatici (nerofumo o prodotti organici), disperdenti (naftenati di zinco, ligninsolfonati ecc.), adesivi (a base di polimeri: cloruro e acetato di vinile, cloruro di vinilidene-acrilonitrile ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] le cavità cellulari; processo Rüping (olio di catrame, puro o in miscela con catrami, petrolio o soluzione acquosa di cloruro di zinco). Nei procedimenti a cellula piena, il l. viene chiuso in autoclave, dove si forma il vuoto e dove viene immesso l ...
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Chimica
Porzione di materia allo stato solido, chimicamente e fisicamente omogenea, che ha forma poliedrica ( stato cristallino). In essa le molecole, gli atomi o gli ioni sono disposti in modo regolare [...] , in cui circa metà della potassa è sostituita dalla soda e gran parte del minio è sostituito da ossidi di calcio, bario e zinco; il colore talora tende leggermente al giallastro. Il mezzo c. di Boemia differisce dal c. di Boemia per il fatto che una ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] v. neutro è un v. per usi chimici, né acido né basico, a base di borosilicati di alluminio, bario, sodio e zinco.
Il v. opaco si ottiene durante la lavorazione del v. trasparente o mescolando alla pasta vetrosa determinate sostanze.
Con v. organico ...
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In senso ristretto e dal punto di vista petrografico, roccia calcarea che, per effetto di metamorfismo dinamico o di contatto, ha assunto una struttura cristallina, a grana piuttosto uniforme più o meno [...] in lastre per il rivestimento di pareti. È fabbricato con diversi procedimenti partendo da gesso misto ad allume, solfato di zinco, solfato ferroso, cloruro di calcio e altre sostanze che ne aumentano la resistenza e lo rendono lavabile. La massa ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] (bario, potassio, sodio, molibdeno), cubica a facce centrate (argento, ferro, rame) ed esagonale compatta (calcio, magnesio, zinco, cadmio). La teoria del legame metallico, svolta fondamentalmente da L. Pauling, permette anche di spiegare l’elevata ...
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Impasto o preparato, destinato a vari usi.
Alimentazione
Impasto di farina e acqua, rimestato sino a renderlo sodo e compatto: sia quello, lievitato, con cui si fa il pane, sia quello, che può essere [...] per uso cutaneo o dermatologico, di consistenza semisolida, che contiene una o più sostanze medicamentose (ossido di zinco, antistaminici ecc.) mescolate in eccipiente anidro, talvolta con aggiunta di tensioattivi o di grassi, oppure incorporate in ...
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Nome comune delle piante del genere Linum e in particolare di Linum usitatissimum (fig.), coltivato per la pregiata fibra tessile che se ne ricava e per i semi.
Botanica
Il l. è un’erba annua della famiglia [...] riscaldati a temperature fra i 150 e i 300 °C, insufflando aria o introducendo sali o ossidi (di piombo, di manganese, di zinco, di cobalto ecc.). Con questi trattamenti l’olio acquista l’aspetto di un liquido più o meno denso e un colore dal giallo ...
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zinco
(o żinco, region. żingo) s. m. [dal ted. Zink] (pl. -chi, region. -ghi). – Elemento chimico di simbolo Zn, numero atomico 30, peso atomico 65,38, appartenente al secondo gruppo del sistema periodico, sempre bivalente; è un metallo di...
zincare
(o żincare) v. tr. [der. di zinco] (io zinco, o żinco, tu zinchi, o żinchi, ecc.). – Rivestire di un sottile strato di zinco (v. zincatura): z. una lamiera, l’interno di una pentola di rame. ◆ Part. pres. zincante (o żincante) anche...