Nome generico con cui si indicano vari tipi di sorgenti luminose artificiali, a combustione di materie liquide (olio, grassi, petrolio) o gassose (gas di città, acetilene, metano o gas petroliferi ecc.) [...] (fig. 9) costituito da uno strato dielettrico b, nel quale è incorporata la sostanza elettroluminescente (solfoseleniuri di zinco, solfuri di zinco e cadmio ecc.) e da 2 strati di elettroconduttori, uno dei quali, c, trasparente e l’altro ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Apparati sperimentali
Per F. Dahl
Apparati sperimentali
I più importanti 'apparati sperimentali' sviluppati nel periodo 1920-1945 sono stati gli [...] diressero un fascio di protoni di pochi centinaia di keV verso un bersaglio di litio. Un apposito schermo di solfuro di zinco si illuminò durante l'esperimento. I lampi di scintillazione erano causati dall'urto di particelle α, emesse dal litio sotto ...
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Chimica
Composto chimico impiegato come sostanza colorante, avente formula
Si ricava dalle foglie di diverse specie del genere Indigofera (Indigofera tinctoria, Indigofera argentea, Indigofera arrecta [...] o in soluzione di soda e riducendolo nella leucoforma solubile con idrosolfito di sodio o con sali ferrosi o con polvere di zinco; immergendo nel tino così preparato la fibra da tingere, si fissa su questa il bianco d’i. che successivamente, per ...
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fisica
L’insieme dei fenomeni fisici dovuti all’esistenza di un particolare campo di forza, il campo magnetico, che ha la sua origine in correnti elettriche e determina, attraverso i magneti, azioni meccaniche [...] magnetico non uniforme tende a disporsi parallelamente al campo: queste sostanze sono dette paramagnetiche. Altre sostanze invece, come lo zinco, lo zolfo, il mercurio, l’oro e soprattutto il bismuto, si magnetizzano in modo tale che una barretta di ...
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Fenomeno in virtù del quale la superficie di una sostanza solida, detta adsorbente, fissa molecole provenienti da una fase gassosa o liquida con cui è a contatto (per superficie si deve intendere non [...] evidenziato studiando un’isobara di a.; in fig. B è riportata l’isobara sperimentale di a. di idrogeno su ossido di zinco: la prima porzione discendente (I) della curva corrisponde all’a. fisico mentre le altre due porzioni discendenti (III e V ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] v. neutro è un v. per usi chimici, né acido né basico, a base di borosilicati di alluminio, bario, sodio e zinco.
Il v. opaco si ottiene durante la lavorazione del v. trasparente o mescolando alla pasta vetrosa determinate sostanze.
Con v. organico ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La retroguardia qualitativa
Giuliano Pancaldi
John L. Heilbron
Anders Lundgren
La retroguardia qualitativa
Nuovi fenomeni: la pila [...] di coppie di dischi o fili di rame e stagno (o argento e zinco), impilate l'una sull'altra e separate tra loro da un panno umido facevano pensare che un ago sospeso, fatto di argento e zinco, si sarebbe orientato come l'ago della bussola; e così ...
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BELLATI, Manfredo
Mario Medici
Nacque a Feltre (Belluno), il 27 febbr. 1848, da nobile e ricca famiglia. Compì gli studi universitari a Padova, dove conseguì la laurea in ingegneria civile nel 1869. [...] veneto di scienze, lett. ed arti, s. 5, I (1875), pp. 849-67; Sul valore dell'effetto Peltier in una coppia ferro-zinco, ibid., s. 5, V, 1 (1879), pp. 573-588; Intorno ad un nuovo e semplicissimo elettrodinamometro per correnti alternate assai deboli ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] (bario, potassio, sodio, molibdeno), cubica a facce centrate (argento, ferro, rame) ed esagonale compatta (calcio, magnesio, zinco, cadmio). La teoria del legame metallico, svolta fondamentalmente da L. Pauling, permette anche di spiegare l’elevata ...
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In senso ampio, sostanza particolare avente determinati caratteri; ha quindi significato vicino a quello di materia, ma mentre materia indica per lo più una sostanza omogenea, m. può indicare un insieme [...] fosfori sono usati nei display a elettroluminescenza, nei quali a una base di m. inorganico (tipicamente solfuro di zinco) è aggiunto un opportuno attivatore che determina il colore della luce ottenuta; così, per esempio, usando il manganese ...
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zinco
(o żinco, region. żingo) s. m. [dal ted. Zink] (pl. -chi, region. -ghi). – Elemento chimico di simbolo Zn, numero atomico 30, peso atomico 65,38, appartenente al secondo gruppo del sistema periodico, sempre bivalente; è un metallo di...
zincare
(o żincare) v. tr. [der. di zinco] (io zinco, o żinco, tu zinchi, o żinchi, ecc.). – Rivestire di un sottile strato di zinco (v. zincatura): z. una lamiera, l’interno di una pentola di rame. ◆ Part. pres. zincante (o żincante) anche...